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Cerume, ecco come eliminarlo dalle nostre orecchie

Che le orecchie debbano essere tenute pulite lo si impara fin da bambini: una delle domande più frequenti delle mamme è “Ti sei lavato bene anche le orecchie?”, perché il materiale che viene prodotto dai nostri condotti uditivi, il cerume, è considerato poco estetico e quindi da eliminare.

«Giusto, ma questo non deve fare dimenticare che il cerume, come le altre sostanze che vengono secrete dal nostro organismo, ha una sua ben precisa funzione» sottolinea Lucio Rizzi, specialista dell’Ambulatorio di Otorinolaringoiatria di Humanitas Gavazzeni Bergamo.

Cominciamo proprio da qui: qual è la funzione del cerume?

«Il cerume ha funzione protettiva e antibatterica del condotto uditivo esterno. Per questo è normale e giusto che ci sia. Il problema sorge quando si ha un’iperproduzione di cerume. In questo caso il materiale prodotto in eccesso non ha nessuna utilità e nasce l’esigenza di eliminarlo, spesso a livello ambulatoriale, soprattutto quando si viene a creare il cosiddetto “tappo di cerume” che può avere effetti negativi sull’udito».

Come può essere eliminato il cerume in eccesso? Si possono utilizzare i sistemi fai da te?

«Si può pulire l’orecchio esternamente con un dito, utilizzando acqua e un detergente non troppo aggressivo. Il cerume può essere tolto anche usando un fazzolettino umido che non deve però essere di carta, perché la carta si sfalda e rischia di entrare nell’orecchio».

Ci sono altri sistemi? Il cotton fioc, ad esempio, è adatto alla pulizia dell’orecchio?

«È importante evitare tutte le manovre che possano provocare traumi all’orecchio. Si può usare un cotton fioc, ma bisogna farlo con estrema attenzione per evitare di procurarsi una perforazione del timpano. Se spinto troppo all’interno e con violenza, il cotton fioc può inoltre provocare problemi agli ossicini della cassa timpanica o addirittura all’organo dell’equilibrio, con conseguenze che possono portare a interventi chirurgici delicati e addirittura provocare danni permanenti. Sezna dimenticare che l’uso dei cotton fioc deve essere limitato anche perché il suo uso può contribuire a compattare il cerume presente all’interno dell’orecchio e a formare così il tappo».

I coni di cera e gli spray di soluzione fisiologica, invece, sono strumenti efficienti e sicuri?

«È vero che i coni di cera riescono a estrarre un po’ di cerume dall’interno dell’orecchio, ma sono anche pericolosi: ho bene in mente il caso di una ragazza che, a causa della cera bollente riversata all’interno dell’orecchio, ha avuto il timpano completamente bruciato. Gli spray a base di soluzione fisiologica, invece, non hanno effetti collaterali ma difficilmente risolvono il problema del cerume in eccesso. La soluzione fisiologica, infatti, viene spruzzata all’interno del condotto uditivo esterno a una pressione talmente modesta che non è tale da favorire la fuoriuscita del cerume. Inoltre, la soluzione fisiologica quando entra in contatto con il cerume lo fa gonfiare, provocando l’occlusione completa del condotto e ottenendo così un risultato opposto a quello sperato».

Allora il miglior risultato è sempre e comunque la sana e vecchia pulizia insegnata dalle mamme ai figli fin da piccoli…

«In pratica sì. Un certo beneficio lo può dare l’utilizzo più volte al giorno di gocce ceruminolitiche, prodotti da banco che rendono il cerume meno secco e ne agevolano la fuoriuscita non “traumatica”. Se anche questo sistema non funziona, però, l’unica soluzione è quella di farsi estrarre il cerume da uno specialista otorinolaringoiatra (o dal medico di famiglia se è pratico) a livello ambulatoriale. Il medico specialista deciderà se utilizzare il vecchio metodo dello “schizzettone” (grossa siringa di vetro) con acqua a temperatura corporea. Nel caso in cui invece sospetti che vi sia una lesione sottostante, utilizzerà una cannula collegata con un sistema di aspirazione».