Che cos’è la scintigrafia?
La scintigrafia è un esame di medicina nucleare che si basa sulla somministrazione, per via endovenosa, di radio farmaci che vengono captati dall’organo che si intende analizzare.
A che cosa serve la scintigrafia?
La scintigrafia viene utilizzata per lo studio di diverse organi o parti del corpo (ossa, cuore, fegato, mammella, reni, tiroide ecc.): i tracciati radioattivi cambiano a seconda dell’organo che si va ad analizzare.
La scintigrafia consente di precisare l’effetto della malattia sul funzionamento dell’intero organo o di parti limitate di esso, ed è quindi utilizzata nello studio e nella ricerca di tumori.
Come si svolge la scintigrafia?
Al paziente viene introdotto per via endovenosa un radiofarmaco. La scintigrafia è un esame indolore.
Al raggiungimento del momento ideale di osservazione (diverso per organo e malattia), il paziente viene posto sotto un’apparecchiatura detta gamma-camera che rileva il segnale emesso per radiazione dagli organi in esame.
L’insieme di tali segnali viene elaborato da una workstation o server dedicato e, quindi, rappresentato con una mappa della funzione studiata (ad esempio perfusione del miocardio, funzione escretoria del rene, distribuzione dei recettori per la somatostatina ecc.).
Quanto dura la scintigrafia?
La durata della scintigrafia è variabile da 15 minuti (ad esempio la scintigrafia tiroidea) ad alcune ore (ossa total-body e cuore in singola giornata) in relazione alla complessità dell’esame (solo a riposo o doppia fase dopo stimolo) e alla naturale biologia dell’organo studiato.
Possono essere necessari controlli nelle 24 ore successive (es. scintigrafia recettoriale).
Norme di preparazione della scintigrafia
Non tutte le scintigrafie sono eseguite nello stesso modo o preparazione. Per alcune viene richiesta una sospensione di alcuni farmaci interferenti come stabilito dal curante o come indicato nelle istruzioni specifiche.
Il digiuno da cibo per alcune ore prima dell’esame (non da acqua, sempre concessa) è utile, ma non sempre indispensabile (es. la scintigrafia ossea può essere eseguita anche non a digiuno).
Controindicazioni alla scintigrafia
Per motivi di radioprotezione, dopo l’esecuzione della scintigrafia è sconsigliato essere accompagnati da persone minorenni (sotto i 18 anni) e da donne in età fertile, in particolare se in gravidanza.
L’accompagnamento è invece indispensabile in caso di claustrofobia al fine di evitare la guida dopo l’assunzione di terapia ansiolitica eventualmente necessaria per l’esame. Un accompagnatore è inoltre necessario in caso di soggetti non auto-sufficienti (compresi i minori) o con barriere linguistiche o cognitive.
Area medica di riferimento per la scintigrafia
Per avere maggiori informazioni sulla scintigrafia, vedi l’Unità Operativa di Medicina Nucleare di Humanitas Gavazzeni Bergamo.