Che cos’è l’artrite?
L’artrite è un’infiammazione delle articolazioni. Può interessare una o più articolazioni e può essere acuta o cronica.
Esistono molti tipi di artrite, la più nota è l’artrite reumatoide. Attualmente, con le cure che abbiamo a disposizione, se somministrate in modo corretto, non si vedono più le deformità articolari, che solo 15 anni potevano essere la regola di queste malattie.
Fra le diverse tipologie di artriti, vanno ricordate:
- artrite reumatoide, causa non nota, coinvolge circa l’1-2% della popolazione, più frequente tra le donne;
- artrite gottosa (gotta), provocata dall’accumulo di cristalli di urato di sodio nelle articolazioni. Più frequente negli uomini. Tipico è l’esordio acuto con l’interessamento del primo dito del piede. Se non ben curata, la forma può cronicizzare e diventare più difficile da curare;
- artrite settica, provocata da germi, virus o funghi che originano spesso lontano dall’articolazione, ma che arrivano dentro l’articolazione;
- artrite psoriasica, talvolta simile all’artrite reumatoide, in genere presente in soggetti con la psoriasi o che hanno famigliari di primo grado con la psoriasi. Anche per questa malattia, i farmaci oggi a disposizione hanno completamente cambiato la prognosi;
- l’artrite reattiva, frequente nei giovani, spesso interessa le articolazioni degli arti inferiori. Si chiama “reattiva” perché è una risposta (articolare) a un fatto infettivo a distanza, spesso genito-urinario (cistite, prostatite, ecc.) in genere precedenti di qualche settimana.
Quali sono i sintomi dell’artrite?
I sintomi dell’artrite sono: dolore, gonfiore articolare. Spesso, ma non necessariamente, arrossamento della cute e rigidità articolare. Può essere presente febbre, talvolta con brividi.
Quali differenze ci sono tra artrite e artrosi?
Si tratta di due malattie reumatiche diverse l’una dall’altra, anche se entrambe possono interessare le stesse articolazioni e produrre dolore e difficoltà di movimento.
L’artrite è una malattia infiammatoria (molte artriti hanno una base autoimmune), può colpire soggetti di qualsiasi età e si manifesta, con dolore, arrossamento, gonfiore, rigidità, e aumento della temperatura delle articolazioni interessate.
L’artrosi è una malattia degenerativa cronica che si sviluppa soprattutto nelle persone con più di 50 anni, spesso in sovrappeso. Alla base dell’artrosi vi è un assottigliamento della cartilagine articolare. Esiste una forte famigliarità e le articolazioni più colpite sono quelle più soggette a piccoli traumi (piccole articolazioni delle mani e dei piedi), le anche, le ginocchia e la colonna lombare (spesso in chi è in sovrappeso).
Come può essere individuata l’artrite?
Dato le numerose tipologie esistenti di artriti, è necessario che il medico effettui un’anamnesi dettagliata e una visita accurata. Con l’anamnesi possono essere messi in evidenza fatti infiammatori precedenti (o attuali) che possano fare sospettare un’artrite settica o un’artrite reattiva, una tonsillite attuale o pregressa che possa fare sospettare il cosiddetto “reumatismo articolare acuto”, o anche la presenza nei famigliari di primo grado di psoriasi.
L’esame obiettivo si prefigge di evidenziare se vi è flogosi nell’articolazione e la sede delle articolazioni colpite. Il medico non si limiterà ad analizzare le articolazioni, ma dovrà fare una visita completa, per evidenziare eventuali alterazioni che possono o fare parte del quadro della malattia reumatica (complicanze extra-articolari) o essere tenute ben presenti (comorbidità) nell’approccio terapeutico.
Il medico quindi, dopo un’attenta anamnesi e un esame obiettivo ben condotto, sarà in grado di porre una diagnosi di artirte o di avanzare un sospetto diagnostico; consiglierà quindi – a seconda del caso – esami di laboratorio (esame del sangue, delle urine, del liquido sinoviale, ecc.) e/o strumentali (radiografie, ecografie o addirittura risonanza magnetica delle articolazioni colpite), con lo scopo non solo diagnostico (arrivare a una diagnosi il prima possibile) ma anche prognostico (severità di malattia) per definire il miglior approccio diagnostico per quel determinato paziente. Diagnosi e approccio diagnostico che vanno sempre spiegati e discussi con il paziente.
Come si può curare l’artrite?
La terapia medica e riabilitativa delle artriti si può basare su farmaci che intervengono sull’infiammazione o su sedute di fisioterapia, quando ci sia l’esigenza di migliorare le capacità motorie.
Il trattamento chirurgico può essere necessario quando l’artrite ha danneggiato l’articolazione tanto da richiederne la sostituzione o la fissazione delle estremità delle ossa interessate dai danni articolari.