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Piede diabetico


Che cos’è il piede diabetico?

Uno degli effetti  del diabete è il cosiddetto piede diabetico. La malattia diabetica causa il restringimento delle arterie portando alla riduzione dell’afflusso di sangue agli arti inferiori, in particolare ai piedi.

La possibile progressiva disfunzione dei nervi periferici causa perdita di sensibilità agli arti inferiori, condizione che porta a trascurare ferite e infezioni.

La conclusione di questo perverso itinerario può essere l’amputazione, ma la vicenda è prevenibile con l’osservazione e la cura periodica delle estremità inferiori e con interventi precoci atti a disostruire le arterie compromesse, ripristinando un circolo periferico accettabile.

Le lesioni del piede diabetico rappresentano una delle complicanze più invalidanti e con il più alto costo sociale ed economico. Il piede diabetico è la prima causa di ricovero nei diabetici nel nostro paese.

Nel 1999, l’International Working Group of Diabetic Foot aveva definito il piede diabetico “una condizione di infezione, ulcerazione e/o distruzione dei tessuti profondi associata ad anomalie neurologiche e a vari gradi di vasculopatia degli arti inferiori”. Lo stesso gruppo di esperti nel 2003 ha invece suggerito una definizione diversa e, cioè, “piede con alterazioni anatomo funzionali determinate dall’arteriopatia occlusiva periferica e/o dalla neuropatia diabetica” volendo estendere in questo modo la definizione a una più vasta platea di soggetti diabetici che presentano un elevato rischio ulcerativo.

L’epidemiologia del piede diabetico mostra un quadro allarmante in quanto il 15% dei pazienti presenteranno una lesione ulcerativa durante la loro vita e circa il 90% delle amputazioni effettuate nella popolazione diabetica per problemi infettivi o ischemici, sono precedute da una lesione ulcerativa.

È importante ricordare come dopo circa 20 anni di malattia diabetica, più del 60% dei pazienti mostra una vasculopatia diabetica o una neuropatia diabetica clinicamente evidente

I programmi di prevenzione delle lesione del piede rappresentano quindi un punto nodale per evitare il rischio amputativo.

Le lesioni del piede diabetico possono essere di origine neuropaticaischemica o mista e si suddividono in:

  • neuropatia diabetica sensitiva: si caratterizza per la sua progressiva  trasformazione e per il convolgimento di tutte le modalità di senso: vibratoria prima, dolorifica poi, sino alla completa anestesia del piede. La perdita di sensibilità dolorifica crea un elevata condizione di rischio ulcerativo o traumatico in quanto il piede perde un fondamentale meccanismo di protezione contro le sollecitazioni esterne, come un corpo estraneo dentro la calzatura o un microtrauma da calzatura stretta o da un taglio delle unghie. Queste piccole lesioni ulcerative possono trasformarsi rapidamente in quadri infettivi molto gravi
  • neuropatia diabetica motoria: svolge un ruolo centrale nello sviluppo delle deformità del piede quali l’iper-estensione dorsale delle articolazioni metatarsofalangee con accentuazione dell’arco plantare e segni di iper carico, e callosità insensibili a livello delle teste metatarsali. Questi calli plantari, non avvertiti dal paziente per la coesistente neuropatia sensitiva, evolveranno in lesioni ulcerative plantari perforanti con infezioni che possono raggiungere anche i tessuti profondi quali i muscoli e le ossa
  • osteortropatia di Charcot: è una manifestazione frequente della neuropatia diabetica. Si tratta di un processo osteo-distruttivo che può coinvolgere diverse parti del piede e che porta a deformità strutturali e instabilità articolare, a volte incompatibile con la deambulazione.
  • vasculopatia diabetica periferica: si manifesta per un processo di aterosclerosi precoce e più aggressiva agli arti inferiori. Nel soggetto diabetico è una delle manifestazioni più frequenti e si caratterizza per la sua rapidità  di evoluzione nello sviluppo delle complicanze croniche. È prevalentemente distale e bilaterale con pareti arteriose molto spesso calcifiche e con una prevalenza di occlusione rispetto alle stenosi. La vasculopatia periferica rappresenta l’unico fattore indipendente di amputazione nei soggetti diabetici.

 

Come si può curare il piede diabetico?

Il trattamento delle lesioni del piede nel diabetico viene svolto dal diabetologo in un ambulatorio dedicato alla presenza di personale infermieristico formato e la puntuale collaborazione delle Unità coinvolte in relazione alla tipologia delle lesioni: chirurgia vascolare, angiologia, cardiologia, ortopedia e vulnologia, chirurgia plastica ricostruttiva, neurologia, terapia del dolore, radiologia, medicina, laboratorio analisi, infettivologia, nefrologia, terapia Intensiva.

 

Unità Operative