Che cos’è il defibrillatore cardiaco impiantabile?
L’ICD, defibrillatore cardiaco impiantabile, è un dispositivo impiantato sottocute e collegato al cuore attraverso uno o più fili elettrici. Oltre a poter funzionare come un pacemaker, è in grado anche di interrompere aritmie pericolose per la vita del paziente.
Viene alimentato da una batteria fusa all’interno del defibrillatore stesso. L’IDC dura generalmente 4/5 anni. Durate inferiori ai 4 anni, benché possibili, sono comunque rare e sono legate a un elevato consumo di energia richiesto per ottenerne il normale funzionamento.
A quali controlli devo sottopormi dopo aver messo un defibrillatore?
Dopo due/tre mesi dall’impianto sarà programmata una visita di controllo. Dopo questa prima visita le successive – salvo situazioni particolari – verranno programmate una volta ogni sei mesi.
Quanto dura un pacemaker o un defibrillatore?
In genere un pacemaker o un defibrillatore dura 4/5 anni. Durate inferiori ai 4 anni, benché possibili, sono comunque rare e sono legate a un elevato consumo di energia richiesto per ottenerne il normale funzionamento. Comunque, in occasione del controllo è possibile chiedere all’elettrofisiologo qual è la durata residua prevista della batteria.
Come si effettua la sostituzione di un defibrillatore?
In anestesia locale, viene incisa la pelle a livello della precedente ferita chirurgica. Si espone il vecchio defibrillatore, lo si scollega dagli elettrodi e si collega un nuovo dispositivo. Non è possibile cambiare unicamente “la batteria” perché questa è fusa all’interno del defibrillatore stesso.
Perché l’operazione sia completa, è necessario togliere le cicatrici che circondano PM ed elettrodi e questo potrebbe causare un dolore un po’ più intenso di quello avvertito al momento del primo impianto.
La pelle sotto il pacemaker/defibrillatore si è arrossata e dà fastidio, cosa devo fare?
Va contattato al più presto il centro dove si eseguono abitualmente i controlli, perché questi arrossamenti potrebbero essere i primi segni di un’infezione del generatore.
L’infezione del generatore (PM/defibrillatore) è una condizione che merita un controllo attento. L’elettrofisiologo saprà consigliare i controlli e la terapia più opportuna.
Devo sottopormi a un intervento chirurgico e ho un pacemaker/defibrillatore, cosa devo fare?
Occorre contattare il chirurgo che effettuerà l’operazione. Prima dell’intervento sarà opportuno che il chirurgo si metta in contatto con il centro dove il paziente esegue i controlli, per sapere se deve adottare precauzioni particolari.
Se ha un defibrillatore, e se è possibile, è bene eseguire l’intervento chirurgico in un ospedale attrezzato per i controlli dei pacemaker/defibrillatori perché il defibrillatore deve essere gestito in un modo più “attento” e particolare del pacemaker.
Inoltre, è opportuno che un paziente con pacemaker/defibrillatore segua una profilassi antibiotica delle infezioni prima di qualsiasi intervento.
Devo allontanarmi da casa per un certo periodo. Ho un defibrillatore. Se mi succede qualcosa a quale ospedale mi devo rivolgere?
È possibile consultare il sito www.aiac.it, il sito dell’Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione. Sul sito – oltre a informazioni di carattere generale sulla problematica delle aritmie – c’è anche l’elenco di tutti i centri che eseguono impianti e controlli di pacemaker e defibrillatori.
Qual è l’area medica di riferimento per il defibrillatore cardiaco impiantabile?
Per maggiori informazioni sul defibrillatore cardiaco impiantabile, vedere Il Centro Cardio e l’Unità Operativa di Elettrofisiologia di Humanitas Gavazzeni Bergamo.