Il melanoma è un tumore della pelle molto diffuso che, se non identificato e curato in tempo, può comportare conseguenze anche gravi. Si presenta soprattutto in persone che sono da considerarsi più a rischio per alcune caratteristiche ereditarie e fisiche, ma per fortuna può essere prevenuto.
Vediamo come con l’aiuto del dottor Tommaso Martino De Pas, responsabile dell’Oncologia medica di Humanitas Gavazzeni di Bergamo.
Dottor De Pas, chi deve stare più attento quando si tratta di difendere la propria pelle dal rischio di contrarre un melanoma?
«Gli accorgimenti devono riguardare tutte le persone, ma una maggiore attenzione deve essere prestata in particolare da coloro che hanno una predisposizione. Anche in questo caso, come in molti altri, conta prima di tutto la familiarità, cioè si è più a rischio per il fatto di avere parenti che già, in passato, hanno contratto un melanoma. In secondo luogo a contare è la costituzione fisica: le persone che hanno la pelle chiara, che si scotta facilmente e non si abbronza quasi mai, soprattutto quelle che hanno le lentiggini e i capelli rossi devono stare particolarmente attente e sottoporsi a controlli frequenti della pelle».
In che cosa consistono questi controlli?
«Alla base di questi controlli c’è prima di tutto una semplice visita dal dermatologo. Tutti, davvero tutti, dovrebbero sottoporsi a una visita in cui questo specialista esplora tutto il corpo, analizza lo stato della pelle e fa una mappatura delle lesioni e la può confrontare con quella delle visite successive, così da verificare se vi siano stati cambiamenti degni di nota e procedere quindi con una diagnosi precoce, che è molto importante per evitare che il melanoma si sviluppi in maniera pericolosa».
È possibile prevenire la formazione di un melanoma? Possiamo fare qualcosa anche noi?
«Sottolineata l’importanza della diagnosi precoce, possiamo dire di certo che dal punto di vista della prevenzione del melanoma ognuno può fare, per quanto lo riguarda, la sua parte. Prima di tutto una precisazione: non bisogna demonizzare l’esposizione al sole, che se fatta con giudizio può avere aspetti positivi per la nostra salute. Tra le popolazioni che hanno una normale esposizione al sole si registrano indubbi vantaggi in termini della durata della vita, ma questo non ci deve far dimenticare che il 70% dei melanomi è dovuto a un’esposizione “scorretta” ai raggi ultravioletti».
Quali comportamenti devono dunque essere tenuti per evitare la formazione di melanomi?
«Da un lato non bisogna eccedere, anzi bisogna ridurre sensibilmente, il ricorso a lettini abbronzanti, che prima dei 25 anni andrebbero comunque del tutto evitati. Dall’altro seguire le raccomandazioni che dicono di evitare di esporsi al sole tra le 10 di mattina e le 4 di pomeriggio e che consigliano di proteggersi dai raggi solari utilizzando cappelli, indumenti adatti e soprattutto le nuove creme solari ad ampio spettro, che resistono all’acqua e che devono essere utilizzate con continuità quando ci si espone ai raggi solari».
Articolo tratto dall’intervista andata in onda su giornaleradio/agosto 2022