Sì è svolta a Bergamo, in Humanitas Gavazzeni, la prima scuola italiana di artroscopia dell’anca, a cura della Società italiana di artroscopia (SIAGASCOT) e organizzata, nel centro bergamasco, dal dottor Gennaro Fiorentino, responsabile dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia di Humanitas Gavazzeni e membro della Faculty Anca della SIAGASCOT.
L’artroscopia d’anca è una procedura chirurgica mini-invasiva che, attraverso piccole incisioni, è in grado di modellare le superfici articolari che iniziano ad avere problemi artrosici dovuti al conflitto femoro-acetabolare. Una problematica che si crea quando, per una malformazione dell’acetabolo dell’anca o della testa del femore, le due ossa, che in una condizione normale non si toccano, vanno a sfregarsi, provocando a lungo andare un’artrosi.
“Si tratta di un trattamento ideale in particolare per i giovani e gli sportivi che sottopongo le articolazioni a forti sforzi e stress, ma in casi selezionati anche per i meno giovani. L’intervento permette di risolvere il problema in modo mininvasivo e di ritardare il ricorso ad una protesi con importanti benefici per il paziente: dolore contenuto, rapido recupero post operatorio e due sole piccole incisioni della pelle”, spiega il dottor Gennaro Fiorentino, chirurgo con ventennale esperienza in questa tipologia di intervento.
Tecnica praticata da pochi chirurghi nel panorama italiano, per essere appresa in tutte le sue sfaccettature è necessaria una pratica sul campo: ora possibile grazie alle scuole di formazione che la SIAGASCOT ha organizzato nei centri nazionali più specializzati in questa particolare e innovativa chirurgia. Partendo da Bergamo, in Humanitas Gavazzeni, proseguendo a Milano, poi Torino, Roma e Cotignola.
“Gli studenti che hanno partecipato alla prima edizione della scuola, tutti ortopedici formati desiderosi di imparare la tecnica, hanno assistito ad interventi dal vivo in sala operatoria, seguendo passo passo le caratteristiche della chirurgia artroscopica dell’anca. Abbiamo ricevuto un’ottima risposta e proseguiremo l’anno prossimo con un’altra edizione”, dichiara il dottor Fiorentino.