Il 2023 dà il benvenuto alla nuova equipe di Otorinolaringoiatria nell’ospedale Humanitas Castelli di Bergamo. A guidarla il dottor Giovanni Cugini che, dopo diversi anni di esperienza presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, porta ora la sua professionalità a Bergamo, riprendendo le fila di una storica tradizione della struttura cittadina nella cura delle patologie che colpiscono gola, orecchio e naso, specialmente dei più piccoli.
È su queste orme che, infatti, il dottor Cugini e la sua squadra, riprenderanno il cammino portando avanti un’attività clinica e chirurgica per adulti e, in particolare, per la fascia pediatrica. Quali sono le patologie pediatriche otorinolaringoiatriche più diffuse? E quali sono le soluzioni terapeutiche? L’abbiamo chiesto al nuovo responsabile dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria di Humanitas Castelli.
Dottor Cugini, concentriamoci sull’attività pediatrica che porterà avanti. In cosa consiste?
“Prima di tutto si parte da una visita ambulatoriale che è il primo approccio con il giovane paziente. Viene ascoltata la sua storia e i suoi sintomi e, in seguito, viene formulata una diagnosi da completare, se necessario, con esami strumentali non invasivi”.
Ad esempio?
«L’esame audiometrico e impedenzometrico che valutano la capacità uditiva della persona e la mobilità o elasticità della membrana timpanica. Oppure la rinoscopia a fibre ottiche flessibili che è ben tollerata anche dai bimbi più piccoli e serve per identificare la presenza di adenoidi (in fondo alla cavità nasale) e valutare l’aspetto delle corde vocali».
Quali sono gli interventi di chirurgia pediatrica più comuni?
«Quelli più comuni e noti a tutti i genitori sono l’adenoidectomia (che consiste nell’asportazione delle adenoidi per migliorare la respirazione nasale e permettere una migliore areazione dell’orecchio) e la tonsillectomia per l’asportazione delle tonsille palatine».
Quando è indicata l’operazione chirurgica per le tonsille?
«Per la maggior parte nei casi in cui ci siano ricorrenti infezioni tonsillari o otiti ricorrenti. Ma anche in presenza di ostruzioni respiratorie che causano russamento e sonno disturbato o per migliorare l’efficacia dell’uso di apparecchi dentari».
Da che età possono essere effettuati?
«Tutta l’attività chirurgia pediatrica viene effettata dall’età di tre anni».
Effettuate anche interventi che riguardano l’orecchio dei più piccoli?
«Sì. Come la miringoplastica che consiste nella ricostruzione della membrana timpanica (utilizzando una fascia muscolare prelevata al momento dell’intervento in prossimità dell’orecchio) che può presentare perforazioni di varia grandezza causate da infezioni ricorrenti o traumi. Oppure come la miringocentesi con o senza posizionamento di un tubicino di ventilazione che viene inserito nella membrana timpanica in quei casi di otite persistente con versamento di secrezioni mucose dense nell’orecchio».
E per il naso?
«Molti bambini soffrono di epistassi e quando non è risolvibile con cure mediche locali, come ungenti nasali, o sostanze di rinforzo dei capillari, ad esempio derivati del mirtillo, l’intervento indicato è la coagulazione di varici e/o arteriole del setto nasale che permette di “bruciare” le zone sanguinanti con una pratica indolore in anestesia locale».