Il 12 Maggio è la Giornata internazionale dell’Infermiere. Humanitas Gavazzeni celebra questa ricorrenza con un piccolo dono a tutti i suoi infermieri e le persone coinvolte nell’assistenza che sono oltre 400.
La Giornata Internazionale dell’Infermiere ha origini lontane: è stata istituita in ricordo di Florence Nightingale, nata il 12 maggio del 1820 a Firenze, la prima ad applicare il metodo scientifico dell’assistenza infermieristica.
Oggi l’infermiere è un professionista, scientificamente formato dalle Università e autonomo nella sua attività. Negli ultimi decenni, sebbene l’erogazione dell’assistenza infermieristica sia stata notevolmente influenzata dai cambiamenti verificatisi nel sistema sanitario, la definizione di “nursing” ha continuato a distinguere l’assistenza infermieristica e a identificare i suoi principali aspetti.
Da quando Florence Nightingale scrisse nel 1858 che lo scopo del nursing era quello di “porre il paziente nelle migliori condizioni possibili perché la natura possa agire su di lui”, quella definizione si è evoluta fino ad arrivare oggi a parlare di nursering come “diagnosi e trattamento delle risposte umane alla malattia”.
«I bisogni dei pazienti variano in base al loro problema, alle circostanze collegate e alle precedenti esperienze. Una della più importanti funzioni dell’infermiere nell’assistenza sanitaria è identificare i bisogni immediati del paziente e intervenire per risolverli – dice Katia Morstabilini, responsabile dei Servizi Assistenziali di Humanitas Gavazzeni –. La Nightingale diceva: «Per ottenere la felicità, dovremmo accertarci di non restare mai senza un obiettivo importante».
Quello del prendersi cura è sicuramente un obiettivo importante per l’infermiere che gli permette, seppur con le tante preoccupazioni del quotidiano, di essere felice. La Giornata internazionale è quindi la festa degli infermieri ma, anche, di tutte le persone coinvolte nell’assistenza, pazienti, medici, tecnici, ausiliari, per celebrare tutti insieme i valori di una professione importante».