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Gambe in salute? Nuovi trattamenti per risposte efficaci

Nuovi trattamenti e nuove terapie per la salute delle gambe. Humanitas Gavazzeni Bergamo ha recentemente potenziato l’ambito della chirurgia vascolare così da poter offrire ulteriori risposte per curare tutte le patologie venose, dalle varici ai capillari. Ne parliamo con il dottor Claudio Pecis, specialistica dell’Unità Operativa di Chirurgia vascolare di Humanitas Gavazzeni.

Le vene possono essere un problema medico ma anche un problema estetico per molte persone, in particolare per le donne…

«Io non credo che esista un problema medico e un problema estetico. Io credo che esista un problema di salute e di benessere delle “gambe” e, quindi, della persona in senso lato a cui noi specialisti, che oggi disponiamo di tecniche e trattamenti di avanguardia, dobbiamo dare una risposta concreta sia medica, sia ”estetica”. Per questo motivo in Humanitas Gavazzeni abbiamo a disposizione tutta la tecnologia Laser più moderna per poter far fronte a ogni tipologia di richiesta del paziente».

Che cosa intende per nuovi trattamenti?

«Parlo di quegli interventi che possiamo fare ambulatorialmente, in regime istituzionale o privato, quali la scleroterapia (con particolare riferimento alla Scleromousse) che, a seconda della tipologia di “malattia venosa” del paziente, diagnosticata tramite studio Ecocolordoppler, può essere, in alcuni casi selezionati, alternativa all’intervento chirurgico. Da ricordare che i trattamenti non sono mai definitivi, perché la malattia venosa è cronica e avanza nel tempo, richiedendo controlli e trattamenti seriati negli anni».

Scleroterapia e scleromousse. Quando si applicano e in cosa si differenziano?

«La scleroterapia, o iniezioni sclerosanti, è indicata per il trattamento dei capillari (teleangectasie) e per le varici reticolari, che rappresentano un disturbo estetico molto frequente nella donne. Si possono però trattare anche le varici maggiori attraverso l’utilizzo di schiume ottenute unendo il liquido sclerosante con l’aria. Questa tecnica, chiamata scleromousse, può essere associata ai trattamenti tradizionali della malattia varicosa in caso di varici recidive o in caso di scarso risultato dopo il trattamento scleroterapico».

Ci sono altre metodiche a disposizione del medico?

«Certamente l’occlusione Laser delle vene safene grande e piccola è una metodica oramai ben standardizzata e di prima scelta, ma sempre in base al caso clinico esistono altre metodiche di occlusione dei tronchi safenici come l’utilizzo della radiofrequenza o la recente introduzione della occlusione safenica mediante colle cianoacriliche che non richiedono nessun tipo di anestesia. Ci sono poi le tecniche microchirurgiche per il trattamento delle recidive varicose in pazienti che hanno effettuato un intervento di safenectomia. Lo scopo di tutte queste metodiche è ovviamente quello di arrivare a risolvere la problematica flebologica del paziente “senza” incisioni chirurgiche e con l’anestesia il meno invasiva possibile per il paziente».

Quale è il periodo migliore per effettuare interventi sulle varici?

«Direi sicuramente quello invernale perché le gambe non sono esposte ai raggi del sole che possono causare pigmentazione impropria sulla pelle che diventa successivamente difficile da rimuovere».

(Articolo pubblicato sul quotidiano “Eco di Bergamo” il 12 febbraio 2017)