Tecnologia robotica e immagini 3D per ottenere il miglior intervento per il paziente. In Humanitas Gavazzeni la robotica è l’alleata delle équipe di ortopedia negli interventi di protesica di ginocchio. Risultato: la protesi dura più a lungo e il recupero post operatorio è più veloce
In Humanitas Gavazzeni un nuovo strumento robotico è diventato l’alleato delle équipe di ortopedia negli interventi di protesica di ginocchio, permettendo interventi sempre più personalizzati, mini invasivi e realizzati con precisione micrometrica sfruttando le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale.
Immagini 3D per il miglior intervento personalizzato
Il robot in “camice bianco” che affianca il chirurgo ortopedico durante l’intervento consente di migliorare la pianificazione dell’operazione chirurgica e quindi l’intervento, con importanti benefici post operatori per i pazienti.
Questa tecnologia di ultima generazione, infatti, permette agli specialisti di avere un’analisi dettagliata, predittiva e resa in immagini 3D, su uno schermo in sala operatoria, dello stato dell’articolazione e di come avverrà il movimento del ginocchio una volta concluso l’intervento.
Ciò consente alla mano chirurgica, integrata dalla tecnologia robotica, di applicare la soluzione chirurgica migliore per il paziente e realizzare un’operazione ancora più precisa e su misura, conservando il maggior quantitativo di osso possibile e impiantando la protesi con il massimo della precisione. Questo grazie alle immagini tridimensionali che permettono di mostrare quanto tessuto può essere oggetto dell’intervento, e alla tecnologia robotica che garantisce la maggiore conservazione della struttura ossea.
Risultato: la protesi dura più a lungo e il recupero post operatorio è più veloce. Il robot diventa così un alleato cibernetico a tutti gli effetti che supporta la realizzazione di un’operazione sempre meno dolorosa e che consente un rapido ritorno alle attività quotidiane e allo sport.
“La tecnologia robotica per gli interventi di chirurgia protesica è un ulteriore tassello che dimostra quanto l’avanzamento tecnologico sia la scelta strategica fondamentale per il nostro ospedale al fine di ottenere il massimo benessere per i pazienti. Con tutte le équipe formate per l’uso di questi nuovi dispositivi, possiamo garantire una cura sempre più personalizzata per un rapido e duraturo ritorno alle attività quotidiane”, dichiara Massimo Castoldi, direttore sanitario di Humanitas Gavazzeni e Castelli.
Artrosi: un progressivo aumento
L’artrosi è in continuo aumento. Secondo un’analisi dei dati raccolti dal Global Burden of Disease study che ha esaminato l’impatto di diverse patologie nel mondo dal 1990 al 2019, i casi di artrosi in trent’anni sono aumentati del 113 % e oggi sono quasi 530 milioni, distribuiti in prevalenza nei Paesi occidentali.
Secondo lo studio, l’artrosi al ginocchio è di gran lunga la patologia più diffusa, con 365 casi per milioni di abitanti, seguita dalla mano con 143 e l’anca con 33 casi per milioni. Secondo gli autori dell’analisi, la causa è soprattutto l’invecchiamento della popolazione e l’obesità in aumento: l’età avanzata e i chili di troppo contribuiscono molto all’usura della cartilagine del ginocchio. Tuttavia non sono infrequenti anche casi di artrosi nei giovani: basti pensare che ogni anno in Italia vengono impiantate circa 5mila protesi in persone con meno di 50 anni.