Mercoledì 13 luglio nel reparto di Oncologia medica di Humanitas Gavazzeni hanno fatto visita le professoresse Luciana Puchalski Kalinke e Elaine Drehmer de Almeida Cruza della facoltà di Scienze infermieristiche dell’Universidade Federal do Paraná (UFPR) con sede a Curitiba nel Sud del Brasile.
Il loro ambito di studio e di ricerca sono le strategie di miglioramento della vita del paziente oncologico e, per questo, hanno fatto visita nei reparti oncologici dell’ospedale bergamasco per apprendere le modalità di gestione del percorso di cura.
L’Universidade Federal do Paranà ha da anni in atto una collaborazione scientifica con il Registro Tumori Professionali della Lombardia, in particolare con la dottoressa Carolina Mensi del Policlinico di Milano, responsabile del Registro Mesoteliomi della Regione Lombardia, anche lei ospite della struttura nella giornata del 13 luglio.
E’ stata una visita molto gradita da parte di tutto l’ospedale e un ulteriore strumento di condivisione di competenze e conoscenze Oltreoceano. Grazie al dottor Giovanni Luca Ceresoli, referente del mesotelioma pleurico e della patologia prostatica di Humanitas Gavazzeni, per aver guidato l’incontro.
Mesotelioma pleurico: cosa è
Il mesotelioma pleurico è una patologia tumorale che nasce dalla pleura, la membrana (mesotelio) che ricopre i polmoni e la cavità toracica: è una malattia rara con circa 1800 nuovi casi diagnosticati in Italia. L’incidenza annuale del MP in Italia è stimata in circa 3,26 su 100.000 negli uomini e 0,87 su 100.000 nelle donne e l’incidenza globale è aumentata costantemente nell’ultimo decennio e si prevede che continuerà fino a un picco stimato nel 2025.
Il mesotelioma pleurico viene solitamente diagnosticato in uno stadio avanzato a causa di sintomi tardivi e non specifici e questo rende la malattia difficile da trattare. La maggior parte dei pazienti, circa l’80%, sono diagnosticati nello stadio III / IV e non sono candidati alla chirurgia, per età o comorbidità mediche. La terapia sistemica e la radioterapia sono trattamenti mirati al controllo della malattia e del dolore, ma non portano ad un sostanziale prolungamento della sopravvivenza. L’immunoterapia, invece, ha dimostrato essere una terapia con efficacia nei mesoteliomi.
La rarità del mesotelioma pleurico comporta spesso una disomogeneità negli standard di cura e una carenza di linee guida condivise, peggiorando la problematica comune a questi pazienti di un difficile accesso a cure di alto livello. Per questo è di fondamentale importanza poter fornire a pazienti e specialisti informazioni sugli studi clinici esistenti, sia soprattutto creare network con gli specialisti che si occupano di queste patologie.