Dal 1981 il Congresso Internazionale sui Linfomi (ICML) di Lugano, rappresenta un punto di riferimento per la comunità scientifica impegnata nello studio della biologia, diagnosi e cura dei linfomi, tumori che interessano il sistema linfatico e, più precisamente, i linfociti, le cellule preposte alle difese nei confronti delle infezioni.
Il congresso edizione 2023, che si è svolto nel mese di giugno di quest’anno, ha riunito medici, ricercatori, biologi provenienti da tutto il mondo con l’obiettivo di confrontarsi sui più recenti sviluppi della ricerca e delle applicazioni cliniche nel trattamento di questa patologia oncologica.
A Bergamo, in Humanitas Gavazzeni, nel corso del congresso dal titolo “Post-Lugano 2023: novità dal Congresso Internazionale Linfomi” che si svolgerà nell’intera giornata di venerdì 22 settembre, alcuni dei massimi esperti nella ricerca e cura dei linfomi presenteranno i risultati e le proposte più innovative riportate nel corso del Congresso ICML, illustrando le innovazioni e le sfide future emergenti nelle specifiche categorie dei linfomi per sviluppare un confronto sulle tematiche e problematiche nel loro trattamento.
L’evento rappresenta un momento di formazione gratuito e aperto a tutti i medici specialisti, biologi, farmacisti e medici di medicina generale e si terrà dalle 8.30 alle 17 nell’auditorium di “Villa Elios” in Humanitas Gavazzeni, via Mauro Gavazzeni 21 a Bergamo (prenotazione obbligatoria telefonando al numero 0354204787 o scrivendo all’indirizzo email formazione.ecm@gavazzeni.it oppure compilando il form nella pagina dedicata sul sito di Humanitasedu.it)
Curatore scientifico dell’evento è il dottor Daniele Laszlo, responsabile dell’Ematoncologia di Humanitas Gavazzeni, che coordinerà i diversi specialisti dell’incontro con l’obiettivo di fornire aggiornamenti diagnostici e terapeutici che consentano ai medici partecipanti di migliorare la loro capacità gestionali di fronte alle diverse categorie di linfomi, illustrando le più recenti indicazioni emerse dal Congresso ICML di Lugano.
Linfomi in crescita, ma i nuovi farmaci danno ottimi risultati
“I linfomi purtroppo presentano un aumento di incidenza ogni anno e possono colpire diverse fasce d’età in base alla loro caratteristica – spiega il dottor Laszlo – I linfomi, infatti, sono classificati in due categorie, il linfoma di Hodgkin che ha due picchi di incidenza uno attorno ai 30 anni ed uno ai 70 anni, ed i linfomi non Hodgkin che riguardano generalmente l’età medio avanzata. La differenza tra di loro è che il linfoma di Hodgkin è un tumore che tende a coinvolgere gruppi di linfonodi vicini tra loro presentandosi generalmente con l’ingrossamento dei linfonodi del collo e/o del torace. I linfomi non Hodgkin, invece, riguardano in maniera più disseminata tutto l’organismo e sono quelli più difficili da curare, ma negli ultimi anni la medicina ha fatto passi da gigante”.
Quali? “La ricerca ha permesso l’introduzione nella pratica clinica di terapie innovative che utilizzano nuovi farmaci, come gli anticorpi monoclonali e l’immunoterapia. Grazie all’efficacia dei trattamenti disponibili, il linfoma di Hodgkin rappresenta oggi uno dei maggiori successi dell’oncologia moderna come dimostra il tasso di sopravvivenza a 5 anni pari a circa il 90%. Così come i linfomi non Hodgkin: una delle neoplasie ad oggi più̀ curabili con la terapia medica, come confermato dalla sopravvivenza netta a 5 anni pari attorno al 70%”, spiega il responsabile dell’Ematoncologia di Humanitas Gavazzeni