Il nuoto è il primo sport che viene in mente quando si parla di mal di schiena e di attività fisica che può fargli bene. In piscina, si dice, è possibile trovare rimedio o, per lo meno, adeguato sollievo a molti malanni che colpiscono la nostra spina dorsale.
Ma è veramente così? Lo chiediamo al dottor Michele Albano, fisiatra, Responsabile dell’Unità Operativa di Riabilitazione Ortopedica e Sportiva di Humanitas Gavazzeni Bergamo.
Il nuoto fa sempre bene alla schiena?
«No, non fa sempre bene. È vero che il nuoto è da consigliare in caso di problemi alla schiena perché lo stare in acqua permette di non dover contrastare in continuazione la forza di gravità e, pertanto, di poter eseguire dei movimenti articolari globali in quella che viene definita una condizione di “scarico”. Ma l’attività in acqua deve comunque essere scelta in accordo con il medico e non deve, in ogni caso, essere troppo eccessiva».
Per quale motivo?
«Il primo aspetto da considerare è quello collegato all’assenza di forza di gravità in acqua. Siamo dotati di muscoli che vengono chiamati “antigravitazionari”, che hanno la funzione di mantenere eretto il nostro corpo, contrastando l’azione compressiva della forza di gravità. In acqua la loro continua e inesauribile attività – sono muscoli che hanno una grossa capacità di resistenza alla stanchezza – viene ridotta al minimo e questo, alla lunga, può condurre a una perdita della loro tonicità. Ecco quindi che, per certi versi, il lavoro in acqua può risultare controproducente».
In quali altri casi, nello specifico, il nuoto può influire in modo negativo sul mal di schiena?
«È importante capire che per risolvere una lombalgia non è sufficiente praticare del nuoto ma bisogna svolgere un’attività che sia consona con la patologia della propria colonna. Ad esempio, quando si nuota nello stile a rana, durante la fase della respirazione – quando cioè si deve portare la testa fuori dall’acqua –, si eseguono dei movimenti che non sono per niente adatti a chi soffre di iperlordosi lombare perché possono aggravare la curvatura innaturale della schiena».
Quindi il luogo comune che il nuoto faccia sempre bene al mal schiena non risponde al vero…
«No. Se vogliamo fare del bene alla nostra schiena dobbiamo imparare a utilizzare la colonna nel nostro ambiente naturale, mantenendo delle posture ergonomiche ed evitando attività che possano determinare degli effetti compressivi, come il sollevamento di pesi eccessivi o i bruschi movimenti rotatori del tronco. Dobbiamo inoltre rafforzare i gruppi muscolari che supportano il rachide lombare – che sono i muscoli trasversi dell’addome e quelli retti addominali – senza rinunciare alla loro flessibilità».