Il lavoro di infermieri e tecnici all’interno delle strutture sanitarie è in continuo divenire, sempre più improntato sul lavoro in équipe per gestire più discipline e professioni a supporto dei percorsi di cura delle patologiche croniche e acute dei pazienti. Un ruolo moderno che ha l’obiettivo di valorizzare le interazioni umane nel lavoro della salute, permeabili al mutamento, alle novità, al superamento delle criticità. E il coordinatore infermieristico non può che essere il più competente, con elevate capacità tecniche, di gestione delle risorse, con doti di mediazione necessarie per raccogliere la sfida della moderna assistenza.
Saranno questi i temi attorno a cui ruoterà il convegno organizzato da Humanitas Gavazzeni e Castelli giovedì 19 ottobre al Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo, dalle ore 8.30 alle ore 18, dal titolo “L’espressione della cultura sanitaria nell’arte della cura, del management e della ricerca: i talenti del coordinatore per la società del domani”, rivolto a coordinatori infermieristici, ostetrici e tecnici, e a tutti i professionisti sanitari.
La Cultura come Cura
Un appuntamento, quello del convegno dedicato al ruolo del coordinatore presieduto dalla dottoressa Katia Morstabilini (Direttrice delle Professioni Sanitarie di Humanitas Gavazzeni e Castelli di Bergamo), ormai parte del calendario annuale di formazione della professione che si rinnova, quest’anno, per la quinta edizione, con un taglio nuovo, legato al mondo della Cultura, a tutto quello che si può definire tale in ogni sua sfaccettatura. Una chiave di lettura fondamentale nell’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 che vede in uno dei suoi pilastri cardine narrativi e progettuali quello della “Cultura come Cura”.
“Quando si parla di cultura, alla mente vengono richiamati concetti di arte, pittura, scultura, poesia e musica. Non va però dimenticato che la cultura è sapere. Un sapere che contraddistingue le Scienze Infermieristiche, Ostetriche e Tecniche – spiega la dottoressa Morstabilini – E il coordinatore è quella figura capace di tradurre tale arte nella realtà sanitaria, affidandosi al management e alla ricerca non fermandosi allo status quo, ma affrontando la realtà sanitaria con un approccio diverso, completo e trasversale”.
La Cultura sarà così declinata in molteplici aspetti: dal concetto di cultura sanitaria con le prospettive che avrà nel futuro all’arte come strumento terapeutico in un inedito scambio e dialogo tra cultura e cura.
L’incontro segna la fine di un quinquennio che racconta di un coordinatore diventato manager consapevole e capace di operare in modo efficace nell’organizzazione. “Il congresso offre ai coordinatori la possibilità di riflettere su questa evoluzione e attraverso la presentazione di esperienze porre in evidenza come il coordinatore metta a disposizione dell’organizzazione sanitaria i suoi talenti per la società di domani”, aggiunge la direttrice delle Professioni Sanitarie di Humanitas Gavazzeni e Castelli di Bergamo.
La Borsa di studio “Cinzia Bano” 2023
Nel corso dell’incontro verrà consegnato anche il premio “Cinzia Bano” edizione 2023. Una borsa di studio istituita lo scorso anno nel campo dell’infermieristica destinata agli studenti e studentesse del terzo anno del Corso di laurea din Infermieristica di Humanitas University, sezione Bergamo, in memoria di Cinzia Bano, infermiera, mancata prematuramente all’inizio del 2022, che ha lavorato nell’ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo per diciassette anni con grande dedizione.
Come partecipare
Per partecipare al convegno, accreditato ECM, è obbligatoria la prenotazione sulla pagina dedicata del sito www.humanitasedu.it oppure telefonando al numero 0354204787 o scrivendo un’email all’indirizzo formazione.ecm@gavazzeni.it