Nella vita di tutti i giorni li chiamiamo “denti storti”: quel disallineamento dentale che per alcuni è solo un disagio estetico ma che, nella realtà dei fatti, può diventare un vero e proprio problema di salute orale.
Denti disallineati infatti possono compromettere la masticazione e rendere inefficace l’igiene quotidiana. Il passaggio dello spazzolino tra denti non allineati è più difficoltoso e può essere causa di uno scorretto spazzolamento e rimozione della placca dall’intera superficie dentale. Le conseguenze principali di una cattiva igiene orale domiciliare possono essere la carie e le infiammazioni come gengiviti e parodontiti.
L’odontoiatria supporta i pazienti grazie ai trattamenti di ortodonzia tradizionale e trasparente al fine di correggere i difetti di malposizione dei denti e di malocclusione, sia nei bambini che negli adulti.
Sono tanti a chiedersi quale sia l’apparecchio migliore per risolvere il disallineamento dentale. Solo l’esperto ortodontista, però, può definire quale sia la soluzione più adatta per ogni singola persona e solo a seguito di una visita ortodontica e una completa analisi.
Ne parliamo con gli specialisti del Centro Odontoiatrico di Humanitas Gavazzeni Bergamo.
Quali sono le differenze tra queste due soluzioni?
L’apparecchio ortodontico tradizionale è un apparecchio fisso che viene applicato direttamente sui denti del paziente e non viene rimosso fino al termine dell’intero trattamento. Applicazione e rimozione dello stesso possono infatti essere effettuate esclusivamente dall’ortodontista.
L’apparecchio fisso è formato da placchette di metallo che vengono incollate ai denti del paziente e collegate tra loro attraverso fili metallici ed elastici. Questi fili sono dotati di proprietà elastiche che esercitano una pressione sulle placchette concorrendo all’allineamento dei denti. È utilizzabile a partire dall’età adolescenziale, quando cioè i denti permanenti sono già quasi tutti presenti.
L’apparecchio trasparente invece è formato da una serie di mascherine trasparenti in resina che possono essere posizionate e rimosse in totale autonomia da parte del paziente. Le mascherine vengono realizzate in modo totalmente personalizzato a seguito della presa delle impronte da parte dell’ortodontista. Il paziente deve seguire diligentemente le indicazioni del dentista che, in genere, consiglia di tenerlo per circa 20-22 ore al giorno: bisognerebbe rimuoverlo quindi solo per mangiare e nei momenti di pulizia e igiene orale.
Ecco le principali differenze tra i due apparecchi:
- le mascherine sono trasparenti mentre l’apparecchio tradizionale esterno è visibile. Spesso i pazienti adulti preferiscono la prima soluzione proprio perché tutela l’estetica: i denti in questo caso non hanno nessun filo o placchetta metallica
- l’apparecchio trasparente è removibile, mentre l’apparecchio tradizionale è fisso e va indossato anche quando si mangia
- l’apparecchio fisso tradizionale impone visite dal dentista frequenti e regolari. L’apparecchio trasparente può essere gestito con maggiore autonomia grazie al controllo sui cambi delle mascherine.