In che cosa consiste il trattamento chirurgico delle malattie della tiroide?
L’approccio chirurgico alle malattie tiroidee consiste nell’asportazione completa (tiroidectomia totale) o parziale (emitiroidectomia o loboistmectomia) della ghiandola, in base alle necessità cliniche.
La chirurgia della tiroide richiede la presenza di un chirurgo otorinolaringoiatra dedicato. La posizione anatomica della ghiandola, le sue caratteristiche di vascolarizzazione e innervazione, necessitano infatti di esperienza e accuratezza. Strutture da preservare durante l’intervento sono ad esempio i nervi laringei (che garantiscono la perfetta mobilità delle corde vocali) e le ghiandole paratiroidi, fondamentali per il corretto metabolismo del calcio e del fosforo.
In Humanitas Gavazzeni/Castelli è presente un’equipe chirurgica otorinolaringoiatrica esperta in chirurgia tiroidea e paratiroidea, che ha a disposizione una strumentazione per il monitoraggio continuo durante l’intervento della funzionalità dei nervi laringei inferiori (NIM).
L’intervento chirurgico si rende necessario per il trattamento di tumori benigni e maligni della tiroide accertati o sospetti, ma può essere preso in considerazione anche in patologie benigne come il gozzo uni o multinodulare, quando le dimensioni dei noduli o del gozzo sono tali da determinare disturbi come senso di compressione nella regione anteriore del collo o inestetismi.
La terapia chirurgica può essere inoltre necessaria per il trattamento di condizioni di grave ipertiroidismo non responsivo alla terapia farmacologica e non altrimenti trattabile.
Vedi l’approfondimento sulla tiroidectomia.