È importante mettere a fattore comune il proprio sapere per formare professionisti che in futuro sappiano padroneggiare tecniche chirurgiche capaci di migliorare il decorso del paziente e la risoluzione delle patologie.
È questa la “mission” portata avanti dal professor Giovanni Dapri, responsabile della Chirurgia Mininvasiva Generale e Oncologica di Humanitas Gavazzeni di Bergamo e che dirige l’International School Reduced Scar Laparoscopy. L’ambito in cui ci si muove è quello della chirurgia mininvasiva – la cosiddetta laparoscopia –, tecnica chirurgica che, introdotta negli Anni ’90 dello scorso secolo, ha rivoluzionato molte procedure consentendo di effettuare interventi chirurgici con notevoli vantaggi per il paziente: dal recupero più rapido a una riduzione del dolore post-operatorio, dei traumi addominali, della degenza ospedaliera e migliore risultato estetico.
Dottor Dapri, come e quando è nata la sua idea di creare una Scuola legata all’evoluzione della laparoscopia?
«Ho voluto creare la “Scuola Internazionale di Laparoscopia a Cicatrice Ridotta” nel 2019, quando lavoravo in Belgio, a Bruxelles, per aumentare ulteriormente i vantaggi della chirurgia mininvasiva, andare quindi oltre la laparoscopia convenzionale utilizzando una singola o solo tre incisioni».
Come sono strutturati i corsi della Scuola? Qual è il loro target di riferimento?
«I corsi, di natura teorico e pratica, della durata di un paio di giorni, si svolgono in Humanitas Gavazzeni e consistono in lezioni su vari argomenti seguite da esperienze pratiche di chi partecipa ai corsi in sala operatoria; nel 2022 ne sono stati svolti tre e cinque nel 2023. Ogni anno pianifichiamo diversi corsi che interessano il colon e retto, lo stomaco, l’ernia iatale, l’ernia inguinale e il laparocele. Ai corsi partecipano specialisti da tutta Italia ma non solo; tra i paesi internazionali di provenienza dei discenti ci sono stati Polonia, Serbia, Repubblica Ceca, Tunisia, Libia, Francia, Romania, Ungheria, Egitto, Libano, Giordania».
Qual è l’obiettivo dei corsi? Come vengono accolti dai professionisti che vi partecipano?
«Il “focus” è insegnare la chirurgia endoscopica transluminale da quell’orifizio naturale che è l’ombelico, migliorando le conseguenze estetiche e i diversi vantaggi della chirurgia mini-invasiva. L’ombelico è considerato come una cicatrice naturale che permette l’accesso alla cavità addominale senza che vi sia la necessità di creare una nuova cicatrice. Per questo l’ombelico viene utilizzato come accesso principale per eseguire la laparoscopia a incisione singola ed effettuare la maggior parte degli interventi di chirurgia generale. Inoltre, sono state adottate altre incisioni, come la cicatrice sovrapubica, che consente la fattibilità di altre laparoscopie a singolo accesso. La valenza formativa di queste attività è molto elevata; i colleghi dimostrano di apprezzare moltissimo l’opportunità di apprendere tecnicamente simili approcci di trattamento e arricchire il loro bagaglio professionale».
Il primo appuntamento dell’International School Reduced Scar Laparoscopy per il 2024 è fissato a inizio marzo, con un corso dedicato alla chirurgia colo-rettale cui parteciperanno chirurghi provenienti da diversi Paesi, anche extra- europei.