Il pompelmo è il frutto della pianta Citrus paradisi, che sembra derivi dall’incrocio tra pomelo e arancio.
La sua stagione inizia a novembre e finisce a maggio.
Quali sono le proprietà nutrizionali del pompelmo?
In 100 grammi di pompelmo senza buccia c’è un apporto di circa 26 calorie, così ripartite: 91% carboidrati e 9% proteine.
Nella stessa quantità di parte commestibile del frutto sono inoltre presenti:
- 91,2 g di acqua
- 0,6 g di proteine
- 6,2 g di zuccheri solubili
- 1,6 g di fibre
- 40 mg di vitamina C
- 0,2 mg di vitamina B3 (niacina)
- 0,05 mg di vitamina B1 (tiamina)
- 0,03 mg di vitamina B2 (riboflavina)
- Vitamina B5 (acido pantotenico)
- 230 mg di potassio
- 17 mg di calcio
- 16 mg di fosforo
- 1 mg di sodio
- 0,3 mg di ferro
- tracce di rame.
Sono inoltre presenti vari fitonutrienti capaci di apportare benefici al nostro organismo come i limonoidi, i polifenoli e la naringerina.
Nella varietà con la buccia rosa/rossastra è presente il licopene.
Quando non bisogna mangiare pompelmo?
Il consumo di pompelmo e del suo succo possono interferire con l’azione delle statine.
Quali sono i possibili benefici del pompelmo?
Ottima fonte di vitamina C, il pompelmo favorisce il buon funzionamento del sistema immunitario, contrasta l’ossidazione del colesterolo, combatte l’infiammazione e sembra proteggere da diverse forme di tumore.
In generale a questo frutto vengono riconosciute proprietà antiossidanti (grazie al licopene e ai polifenoli) e detossificanti (grazie ai limonoidi, alle fibre e alla narignerina).
Infine, il consumo di questo frutto contribuisce a ridurre i livelli di insulina nel sangue e per questo aiuti a non ingrassare, a proteggere dai calcoli ai reni e da alcuni cancri, in particolare quelli al colon e ai polmoni.
Quali sono le controindicazioni del pompelmo?
Non sono note controindicazioni al consumo di pompelmo.
Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.