Con il nome cernia vengono indicati pesci d’acqua salata di grosse dimensioni che appartengono alla sottofamiglia Epinephelinae, che fa parte della famiglia Serranidae.
Le carni della cernia sono molto pregiate e ben digeribili.
Quali sono le proprietà nutrizionali della cernia?
In 100 grammi di cernia cotta c’è un apporto di 118 calorie. Nella stessa quantità sono inoltre presenti:
- 73,36 g di acqua
- 24,84 g di proteine
- 1,30 g di lipidi
- 0,381 mg di vitamina B3 (niacina)
- 0,350 mg di vitamina B6
- 0,081 mg di vitamina B1 (tiamina)
- 0,006 mg di vitamina B2 (riboflavina)
- 165 UI di vitamina A
- 10 µg di folati
- 0,69 µg di vitamina B12
- 475 mg di potassio
- 143 mg di fosforo
- 53 mg di sodio
- 37 mg di magnesio
- 21 mg di calcio
- 1,14 mg di ferro
- 0,51 mg di zinco
- 36,5 µg di selenio.
Quando non bisogna mangiare cernia?
Non si conoscono situazioni per cui il consumo di cernia potrebbe interferire con farmaci o altre sostanze. In presenza di dubbi si consiglia di rivolgersi al proprio medico.
Quali sono i possibili benefici della cernia?
La carne della cernia è un’ottima fonte di proteine di qualità e di grassi insaturi, alleati della salute. Al contrario, è povera di grassi saturi che, assunti in eccesso, potrebbero minacciare la salute di cuore e arterie.
Buono è l’apporto anche di vitamine del gruppo B, fondamentali per il buon funzionamento del metabolismo.
Infine, è una buona fonte di potassio, ottimo per la salute cardiovascolare, selenio, utile per le difese antiossidanti e fosforo, che apporta benefici a ossa, denti, muscoli, reni e cuore, per la trasmissione dell’impulso nervoso e per il buon funzionamento del metabolismo.
Quali sono le controindicazioni della cernia?
Le carni della cernia sono piuttosto ricche di colesterolo per cui è meglio non abusarne soprattutto nel caso in cui si soffra di problemi cardiovascolari.
Avvertenza
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.