Che cos’è la distrofia endoteliale di Fuchs?
La distrofia endoteliale di Fuchs è una malattia lentamente progressiva che interessa entrambi gli occhi.
Compare intorno ai 30-40 anni ma la visione è compromessa in genere dopo in 50 anni.
In questa patologia le cellule endoteliali, che normalmente hanno il compito di mantenere la cornea trasparente, vanno incontro a fenomeni di degenerazione che ne compromettono la funzione: la cornea si riempie di acqua, perde la sua trasparenza e oltre alla marcata riduzione della vista può insorgere dolore acuto a causa della rottura delle bolle epiteliali.
Quali sono i sintomi della distrofia endoteliale di Fuchs?
I pazienti affetti da distrofia endoteliale di Fuchs provano inizialmente un appannamento della vista che è peggiore al mattino e migliora leggermente nel corso della giornata perché la cornea è più spessa al risveglio a causa della mancata evaporazione notturna.
Negli stadi avanzati la cornea resta opaca tutto il giorno senza miglioramenti.
Come si può diagnosticare la distrofia endoteliale di Fuchs?
La distrofia endoteliale di Fuchs può essere diagnosticata nel corso di una visita oculistica di routine e viene confermata dalla esecuzione della biomicroscopia endoteliale, esame non invasivo e che non richiede l’instillazione di alcun farmaco.
Come può essere curata la distrofia endoteliale di Fuchs?
La terapia della distrofia endoteliale di Fuchs è rappresentata dal trapianto di cornea, che attualmente è di tipo lamellare (cheratoplastica lamellare posteriore o DSAEK), con la sostituzione del solo strato endoteliale.
Tale procedura assicura un recupero funzionale molto più rapido rispetto a una cheratoplastica perforante convenzionale e rischi intraoperatori decisamente ridotti.
Aree mediche di riferimento per la distrofia endoteliale di Fuchs
In Humanitas a Bergamo le aree mediche di riferimento per la distrofia endoteliale di Fuchs sono l’Unità Operativa di Oculistica di Humanitas Gavazzeni e il Centro Oculistico di Humanitas Castelli.