L’acido etacrinico è un diuretico che è dotato di un’efficace azione in grado di inibire il riassorbimento degli elettroliti in particolare a livello del tratto ascendente dell’ansa di Henle.
Il suo meccanismo d’azione non è del tutto ancora chiaro, si pensa agisca inibendo il riassorbimento degli ioni del sodio (Na+) lungo tutto il nefrone, reagendo con i gruppi solfidrilici delle proteine cellulari.
A che cosa serve l’acido etacrinico?
Come per tutti i diuretici, l’obiettivo dell’acido etacrinico è quello di favorire la produzione e l’eliminazione dell’urina.
Nello specifico, questo farmaco è utilizzato soprattutto su pazienti che soffrono di gravi forme edematose che non rispondono in modo adeguato al trattamento a base di altri diuretici.
Come si assume l’acido etacrinico?
L’acido etacrinico può essere assunto per via orale o per via endovenosa.
Quali effetti collaterali ha l’assunzione di acido etacrinico?
Tra i principali effetti avversi che si possono manifestare a seguito dell’assunzione di acido etacrinico, ci sono: squilibri elettrolitici caratterizzati, nausea, vomito, disidratazione, stanchezza, sete, ipotensione, bocca secca, crampi muscolari, confusione mentale, alterazioni dell’umore, iponatriemia, ipercalcemia, ipoglicemia, iperuricemia, discrasie ematiche, disfagia, dolore addominale, febbre, cefalea, disturbi renali, vertigini, ipoacusia, acufeni.
Quali sono le controindicazioni all’uso di acido etacrinico?
L’assunzione di acido etacrinico è controindicata nelle donne in gravidanza, durante l’allattamento al seno e nei bambini di età inferiore ai due anni. Questo farmaco deve inoltre essere somministrato con particolare cautela nei pazienti che sono affetti da cirrosi epatica avanzata. Al pari di altri diuretici può condurre al coma epatico.
Avvertenza
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.
