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Malattie reumatiche, oggi possono essere curate con nuovi farmaci innovativi e biologici

Quali sono le malattie reumatiche più diffuse, com’è possibile prevenirle e qual è lo stato dell’arte delle cure che le riguardano? Ne parliamo con Marta Riva, responsabile della nuova equipe dell’Ambulatorio di Reumatologia di Humanitas Gavazzeni, e con la dottoressa Valentina Varisco che svolge attività ambulatoriale anche in Humanitas Castelli e Humanitas Medical Care Bergamo, Almé e Trezzo sull’Adda.

Come si possono definire le malattie reumatiche?

«Le malattie reumatiche interessano in prevalenza le articolazioni ma possono essere anche malattie sistemiche in grado di coinvolgere più organi come il cuore, la pelle o l’occhio. La maggior parte di queste patologie ha un’origine infiammatoria, come nel caso delle artriti come l’artrite reumatoide e l’artrite psoriasica, delle connettiviti come la sclerosi sistemica e il lupus eritematoso sistemico e delle vasculiti come l’infiammazione dei vasi sanguigni».

Quali sono i soggetti più predisposti alle malattie reumatiche?

«In media le donne soffrono più degli uomini di malattie reumatiche. Per entrambi i sessi queste possono comparire a tutte le età, anche i bambini possono soffrire alcune forme di artrite, ma in genere la fascia d’età media delle persone che ne soffrono è quella che va dai 30 ai 40 anni».

Quali sono i sintomi tipici delle malattie reumatiche?

«I principali sintomi legati alle malattie reumatiche sono stanchezza diffusa, dolore e gonfiore alle articolazioni accompagnati da limitazioni nella funzionalità e rigidità articolare che si presenta in particolare al mattino. In alcuni casi il primo segnale può essere la comparsa del fenomeno di Raynaud, con mani e piedi che diventano pallidi e cianotici dopo essere stati esposti al freddo. Altri segnali possono essere la comparsa di lesioni sulla pelle, soprattutto quella del volto, dopo che ci sia stata esposizione al sole, oppure la secchezza degli occhi o della bocca».

Qual è il tipo di dolore cui dobbiamo prestare più attenzione?

«Il dolore che più di ogni altro ci deve spingere a rivolgersi al proprio medico o sottoporsi a una visita reumatologica eseguita da uno specialista è quello di tipo infiammatorio, che compare quando si è a riposo e tende a mitigarsi con il movimento. A volte si presenta la notte ed è accompagnato da rigidità articolare al risveglio. Può interessare grosse articolazioni come ginocchio e spalle, piccole articolazioni come quelle di mani e piedi, oppure può essere sentito a livello di schiena e glutei».

Qual è la malattia reumatica più diffusa?

«Tra le malattie reumatiche di tipo infiammatorio la più diffusa è di sicuro l’artrite reumatoide. Ne soffre circa l’1% della popolazione, con sintomi iniziali come il dolore alle articolazioni, la rigidità mattutina alle mani, il gonfiore articolare e un possibile coinvolgimento di altri organi allo stato infiammatorio».

Come si svolge la vostra attività nell’ambito dell’Ambulatorio di Reumatologia?

«Svolgiamo attività ambulatoriale con prime visite, visite di controllo, esecuzione di ecografie articolari reumatologiche e videocapillaroscopie e gestiamo quotidianamente i pazienti in ambito multidisciplinare con i colleghi gastroenterologi, dermatologi e oculisti, dal momento che le malattie reumatiche si associano spesso ad altre patologie come la psoriasi, le malattie infiammatorie intestinali, le malattie endocrinologiche e le patologie infiammatorie oculari».

Dal punto di vista della cura delle malattie reumatiche qual è la situazione attuale?

«In questo ambito ci sono molte buone notizie perché abbiamo oggi a disposizione nuovi farmaci innovativi e biologici che permettono di trattare le patologie reumatiche in modo tempestivo e adeguato».