Ferroso gluconato
S’impiega per aumentare l’apporto di ferro e per prevenire o trattare carenze di ferro nel sangue.
Che cos’è il ferroso gluconato?
Esplica la sua azione aiutando a soddisfare il fabbisogno di ferro dell’organismo.
Come si assume il ferroso gluconato?
Deve essere assunto via bocca con un bicchiere d’acqua – preferibilmente a stomaco vuoto – ed evitando di sdraiarsi nei 30 minuti successivi. Nel caso in cui cagioni però fastidi gastrici, può messere assunto a stomaco pieno.
Effetti collaterali del ferroso gluconato
La sua assunzione può interferire con alcune analisi di laboratorio (ad esempio quelle per verificare la presenza di sangue nelle feci).
Fra gli altri suoi possibili effetti collaterali sono inclusi:
feci scure o verdi
stato di costipazione
scariche di diarrea
calo dell’appetito
senso di nausea
crampi, dolori o fastidi allo stomaco
conati di vomito
È importante contattare immediatamente un medico nel caso di:
rash
orticaria
prurito
difficoltà a respirare
senso di pesantezza o oppressione al petto
sangue nelle feci
stato febbrile
nausea, mal di stomaco o vomito gravi o persistenti
vomito che assomiglia a sangue o a caffè
gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua
feci scure
Controindicazioni e avvertenze
Il farmaco non deve essere impiegato in caso di livelli ematici di ferro elevati. Può altresì essere controindicato in presenza di alcuni problemi nel metabolismo del ferro (ad esempio emocromatosi o emosiderosi).
Alcuni alimenti possono ridurne l’assorbimento; per questo motivo è importante seguire le indicazioni alimentari fornite dal curante.
E’ inoltre opportuno chiedere al medico come comportarsi in caso di trattamento con cefdinir, eltrombopag, metildopa, penicillamina, antiacidi, bifosfonati, chinoloni o tetracicline e di assunzione di vitamine.
Prima dell’assunzione è importante rendere edotto il medico:
circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze (in particolare al colorante tartrazina)
dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare micofenolato, penicillamina, doxiciclina, ormoni tiroidei e vitamine
se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di anemia perniciosa o altre forme di anemia, condizioni che posso causare anemia, problemi gastrointestinali, anemia emolitica, malattie del sangue o problemi nel metabolismo del ferro
in caso di trasfusioni di sangue multiple
in caso di donne gravide o in fase di allattamento