In che cosa consiste la terapia farmacologica delle cefalee?
La terapia farmacologica dell’emicrania e delle altre forme primarie viene suddivisa in:
- sintomatica, da assumere subito all’esordio del dolore e quindi ogni volta che ce ne sia il bisogno
- di profilassi o preventiva (cura continuativa), con lo scopo di ridurre il numero di attacchi, frequenza e durata.
Dal punto di vista delle terapie lo sviluppo in ambito di ricerca medica ha portato a numerose innovazioni in relazione a varie classi farmacologiche. In particolare, negli ultimi anni si è assistito allo sviluppo di farmaci che sono legati, in particolare alla causa del diturbo.
Gli anticorpi monoclonali
Gli anticorpi monoclonali agiscono contro il peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP) e assicurano un trattamento sicuro, che può essere effettuato esclusivamente presso i centri prescrittori con una metodologia ben precisa.
Ai primi tre anticorpi – erenumab, fremanezumab, galcanemab – da assumere una volta al mese con iniezione sottocutanea, si è aggiunto di recente l’eptimezumab, che prevede invece un’infusione endovenosa da effettuarsi ogni 3 mesi.
Approvati dall’AIFA, possono essere eseguiti, su indicazione, in un centro autorizzato, quale è il Centro Cefalee di Humanitas Gavazzeni a Bergamo, senza dover sostenere gli elevati costi di questi farmaci.
Un approccio integrato
L’utilizzo di questi nuovi farmaci ha fornito molte possibilità di guarigione a chi soffre di cefalea e di altre forme primarie di questa malattia complessa.
Non deve però essere dimenticato che di fondamentale importanza rimane comunque il fatto che la condizione del malato cefalalgico debba essere oggetto di un’attenzione particolare che va oltre la semplice terapia farmacologica e richiede, da parte medica, una buona dose di considerazione e ascolto.
L’accesso a un Centro Cefalee, come quello di Humanitas Gavazzeni permette al paziente di essere seguito, ascoltato e, quando necessario, trattato con utilizzo di farmaci. Il tutto finalizzato a consentire alla persona di riacquistare un livello accettabile di qualità della vita.