In che cosa consiste l’estrazione dei cateteri da cardiostimolazione e defibrillazione?
Ogni anno nel mondo vengono impiantati circa 1.5 milioni di cateteri e dispositivi da cardiostimolazione e defibrillazione. La procedura di impianto è ormai da tempo standardizzata, ciò non toglie che possa essere gravata da alcune complicanze, in alcuni casi anche temibili.
Tra queste, la più pericolosa è di sicuro l’infezione del sistema di stimolazione nel suo complesso.
In questo come in altri casi, solo l’estrazione completa dei sistemi – cateteri e dispositivo – e il loro reimpianto sul lato opposto del cuore può ridurre la mortalità dei pazienti che ne sono colpiti.
Quando viene eseguita l’estrazione dei cateteri da cardiostimolazione e defibrillazione?
Si ipotizza che il 2-4% degli impianti possa andare incontro a un’infezione e richieda quindi l’estrazione del catetere.
A questa percentuale va aggiunto un altro 1-2% di pazienti “non infettivi”, che presentano problemi legati al funzionamento del catetere e almeno altrettanti per cui la necessità di aggiungere cateteri richiede l’estrazione di cateteri abbandonati per ripristinare un accesso venoso idoneo alla procedura.
Come viene eseguita l’estrazione dei cateteri da cardiostimolazione e defibrillazione e qual è la sua durata?
L’estrazione dei cateteri da cardiostimolazione e defibrillazione può essere eseguita solo nei Centri che siano dotati di un’organizzazione idonea, che prevede la presenza di un elettrofisiologo esperto supportato da una cardiochirurgia pronta a intervenire nei casi in cui sorgano complicazioni.
Le complicanze non sono molte – riguardano più o meno l’1% delle procedure – ma quando si presentano possono avere conseguenze anche gravi per cui è necessario intervenire tempestivamente.
Nel Centro Cardio di Humanitas Gavazzeni è attivo dal 2015 un programma di estrazioni cateteri che tratta ogni anno dai 40 ai 50 pazienti. Ad oggi sono stati trattati nel nostro centro 307 pazienti, per un totale di 592 cateteri sottoposti a tentativo di estrazione.
La procedura, grazie alla stretta collaborazione con i colleghi della Cardiochirurgia, è stata efficace nel 98% dei cateteri trattati.
Nel 93,5% dei casi i cateteri sono stati rimossi con metodica percutanea e in un altro 4% dei casi si è ricorso a un’estrazione chirurgica.
Qual è l’area medica di riferimento per l’estrazione dei cateteri da cardiostimolazione e defibrillazione
Per maggiori informazioni sull’estrazione dei cateteri da cardiostimolazione e defibrillazione, vedere Il Centro Cardio e l’Unità Operativa di Elettrofisiologia di Humanitas Gavazzeni Bergamo.