Il dipiridamolo è un farmaco cardiovascolare, in particolare vasodilatatore delle coronarie che agisce aumentando il flusso di sangue verso il cuore.
A che cosa serve il dipiridamolo?
Il dipiridamolo viene utilizzato prima di eseguire analisi di imaging volte a verificare l’esistenza di patologie alle coronarie per la sua capacità di sostituire, mimandola, l’attività fisica richiesta in pazienti che non possono eseguirla.
Come si assume il dipiridamolo?
Il dipiridamolo viene somministrato dal medico con un’iniezione eseguita prima di procedere con le analisi di imaging.
Quali effetti collaterali ha l’assunzione di dipiridamolo?
L’assunzione di dipiridamolo può provocare l’insorgenza di: mal di testa, capogiri, nausea, affaticamento e arrossamenti.
È importante rivolgersi al più presto a un medico nel caso in cui si manifestino reazioni tipo: rash, prurito, orticaria, gonfiore a volto, bocca, labbra e lingua, senso di oppressione al petto, stato confusionale, battito cardiaco irregolare, accelerato o rallentato, convulsioni.
Quali sono le controindicazioni all’uso di dipiridamolo?
L’assunzione di dipiridamolo può rendere difficoltosa la guida di automezzi e la manovra di macchinari pericolosi, soprattutto in caso di concomitante uso di alcolici.
Questo principio attivo non deve essere assunto dai bambini.
Prima della sua assunzione bisogna evitare di consumare alimenti contenenti caffeina. Il medico deve inoltre essere informato di:
- presenza di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri farmaci o alimenti
- assunzione di farmaci, fitoterapici o integratori, in particolare di teofilline, adenosina e anticolinesterasici
- sofferenza attuale o passata di probemi cardiaci, battito cardiaco anomalo, irregolare, rallentato o accelerato, angina, asma
- situazione di grave debolezza muscolare
- gravidanza o allattamento al seno.
Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.