Che cos’è il singhiozzo?
Il singhiozzo è un movimento non controllato del diaframma, il muscolo posto alla base dei polmoni, che provoca una chiusura improvvisa delle corde vocali con riproduzione del suono tipico del singhiozzo, dovuto alla chiusura alla fine di ogni contrazione della glottide, la valvola che divide l’apparato digerente da quello respiratorio.
Quali sono le cause del singhiozzo?
Le cause del singhiozzo possono essere tante e molto differenti fra loro:
- pasti troppo abbondanti
- consumo abbondante di alcolici o bevande gassate
- ingestione di cibi speziati o bollenti
- stato di stress emotivo o eccitazione
- ingestione di aria
- cambiamento improvviso di temperatura.
Alla base del singhiozzo possono esserci anche varie patologie, tra le quali ci sono: diabete, encefalite, ictus, insufficienza renale, laringite, meningite, reflusso gastroesofageo, sclerosi multipla, tumori del collo.
Quando il singhiozzo dura per più di due giorni consecutivi – soprattutto per gli uomini – alla sua base può avere: traumi cranici, infezioni al sistema nervoso centrale, malattie metaboliche a assunzione di certi farmaci come anestetici, tranquillanti o barbiturici.
Quali sono i rimedi contro il singhiozzo?
In genere il singhiozzo si risolve da sé. Per le forme lievi esistono alcuni metodi per farlo cessare, come bere, fare gargarismi, trattenere il respiro.
Per le forme più lunghe e invasive il medico può prescrivere l’uso di farmaci o, nei casi estremi, consigliare iniezione di anestetici o stimolazione del nervo vago, ma anche agopuntura e sedute di ipnosi.
Singhiozzo, quando rivolgersi al proprio medico?
Una situazione contraddistinta da singhiozzo deve essere segnalata al proprio medico quando non si esaurisce entro due giorni o quando comunque interferisce sulla respirazione, sul sonno e sull’alimentazione.