Che cos’è la vitamina K?
Nota anche con il nome di naftochinone, la vitamina K appartiene al gruppo delle vitamine liposolubili e, in quanto tale, non deve essere assunta di continuo attraverso l’alimentazione: viene infatti immagazzinata nell’organismo e utilizzata a seconda delle necessità.
A che cosa serve la vitamina K?
La vitamina K, o naftochinone, è essenziale per la sintesi epatica della protrombina e di altri fattori della coagulazione del sangue. Inoltre svolge un ruolo importante nell’assicurare la funzionalità delle proteine che formano le ossa e le mantengono in salute.
In quali alimenti è presente la vitamina K?
La vitamina K è presente soprattutto negli ortaggi (pomodori, spinaci, cavoli, cime di rapa), mentre è carente negli alimenti di origine animale (a eccezione del fegato).
La vitamina K è prodotta anche dalla nostra flora batterica intestinale.
Qual è il fabbisogno giornaliero di vitamina K?
Nell’uomo il fabbisogno giornaliero di vitamina K, o naftochinone, non è ancora stato esattamente valutato: si ritiene comunque che circa 1 mg al giorno per ogni chilogrammo di peso corporeo sia sufficiente.
Carenza di vitamina K
La carenza di vitamina K determina propensione alle emorragie poiché è indispensabile per la sintesi epatica della protrombina, della proconvertina e di altre sostanze coinvolte nella coagulazione del sangue.
La carenza di vitamina K è evento raro e collegato soprattutto a patologie che impediscono il regolare assorbimento intestinale o a cure antibiotiche prolungate.
Un’eventuale carenza di vitamina K provoca inoltre problematiche a carico di ossa e articolazioni con fratture, osteoporosi e diverse forme di artrosi.
Eccesso di vitamina K
Molto raramente negli adulti si registra un eccesso di vitamina K, o naftochinone. In ogni caso i sintomi sono trombosi, vomito, anemia, sudorazione eccessiva, vampate di calore, senso di oppressione al petto.
Nei neonati è più frequente riscontrare un eccesso di vitamina K, o naftochinone, condizione che si verifica quando vengono somministrate dosi troppo alte di integratori vitaminici.
È vero che la vitamina K viene suddivisa in tre gruppi?
Sì. La suddivisione della vitamina K in tre gruppi è dovuta alle diverse origini, nature e funzioni delle vitamine K:
- la vitamina K1 (nota anche come “fillochinone”) è di origine vegetale e partecipa ai processi di coagulazione del sangue;
- la vitamina K2 (nota anche come “menachinone”) è di origine batterica, favorisce l’assorbimento della microflora intestinale ed è fondamentale per il benessere osseo;
- la vitamina K3 (“Menadione idrosolubile”) è di origine sintetica e viene inserita in quei farmaci il cui compito è regolare i meccanismi di coagulazione sanguigna.