La pecora è l’animale domestico femmina che appartiene alla famiglia dei Bovidi e al Genere Ovis e che è diffuso in quasi tutto il mondo (regioni artiche e America Meridionale escluse).
La carne della pecora adulta ha un sapore e un odore che ricordano quelli della carne di agnello, contraddistinti da una maggiore intensità e robustezza. Le proprietà nutrizionali e organolettiche cambiano a seconda dell’età dell’animale.
Quali sono le proprietà nutrizionali della carne di pecora?
In 110 grammi di carne di pecora cotta c’è un apporto di circa 360 calorie. In media, nella stessa quantità c’è inoltre la presenza di:
- 14 g di proteine
- 33 g di lipidi
- 100 mg di sodio
- 2 mg di ferro
- 9 mg di calcio
- 157 mg di fosforo
- 350 mg di potassio
- 2 mg di zinco
- 140 mcg di vitamina B1 (tiamina)
- 190 mcg di vitamina B2 (riboflavina).
Quando non bisogna mangiare carne di pecora?
Non sono note possibili interazioni tra il consumo di carne di pecora e l’assunzione di farmaci o di altre sostanze.
Quali sono i possibili benefici della carne di pecora?
La carne di pecora contiene una buona quantità di proteine ed è una buona fonte di ferro, indispensabile per il trasporto dell’ossigeno a organi e tessuti, e potassio, fondamentale per il buon funzionamento di muscoli e cuore oltre che per la trasmissione degli impulsi nervosi.
Quali sono le controindicazioni della carne di pecora?
La carne di pecora è molto grassa e per questo può comportare problemi di digestione, soprattutto per chi soffre di disturbi a carico dell’apparato digerente.
La presenza di grassi ne sconsiglia il consumo anche a chi soffre di problemi a carico dell’apparato cardiovascolare.
La presenza di purine, sostanze che sono coinvolte nell’insorgenza di disturbi come calcoli renali e gotta, rendono infine il consumo di questa carne inadatto a chi soffre di queste patologie.
Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.