Che cos’è la mannite?
La mannite, conosciuta anche come D-mannitolo, può essere ottenuta dalle alghe marine e dalla manna prodotta dal Fraxinus orus, ma anche in laboratorio a partire dal saccarosio.
Oggi viene prodotta a livello industriale per via semisintetica.
A che cosa serve la mannite?
L’EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha approvato i claim per cui alimenti o bevande che contengono mannitolo al posto dello zucchero contribuiscono al mantenimento della mineralizzazione dei denti e inducono un minor aumento dei livelli di glucosio nel sangue.
La mannite viene utilizzata come lassativo perché stimola i movimenti intestinali e favorisce l’evacuazione. La sua capacità di richiamare acqua è utilizzata in medicina per vari scopi, anche per la sua capacità diuretica. Il mannitolo infine può essere utilizzato anche come dolcificante.
Possibili controindicazioni della mannite
Quando è assunta nelle dosi consigliate la mannite viene ben tollerata da tutti, compresi i bambini. A dosi elevate può provocare dolori addominali e flatulenza.
Vista la sua capacità lassativa può essere controindicata in presenza di alcuni problemi intestinali come le occlusioni. Può inoltre interferire con l’assorbimento di alcuni farmaci che vengono assunti per via orale.
In caso di dubbio è bene chiedere un parere al proprio medico.
Avvertenza
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi alle indicazioni del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.