Come possono essere prevenute le infezioni provocate dal Clostridium perfringens?
Il Clostridium perfringens è un batterio diffuso nell’ambiente e nel suolo e presente naturalmente nell’intestino dell’uomo e degli animali che può provocare soprattutto tossinfezioni alimentari che derivano dal consumo di alimenti contaminati.
Per impedire che vi sia crescita delle spore di Clostridium perfringens su alimenti già cotti bisogna conservare i cibi dopo la cottura a temperature superiori ai 60 o inferiori ai 5 gradi centigradi.
I piatti con carne devono essere serviti ancora caldi, subito dopo averli cotti.
Gli alimenti cucinati in grandi quantità come le zuppe o gli stufati o grandi tagli di carne, come gli arrosti, devono essere suddivisi in piccole quantità prima di essere messi in frigorifero.
Gli avanzi devono essere mantenuti al di sotto dei 5 gradi centigradi appena possibile e comunque entro non oltre due ore dalla preparazione e devono essere riscaldati ad almeno a 75 gradi prima di essere consumati.
La contaminazione da alimenti crudi, infine, può essere prevenuta, in cucina, lavandosi le mani e pulendo accuratamente utensili e pentole dopo che vi sia stato contatto con alimenti crudi.