Che cos’è l’avvelenamento?
Si verifica una situazione di avvelenamento quando vengono ingerite sostanze nocive o tossiche.
Si può trattare di ingestione accidentale di prodotti chimici che vengono utilizzati normalmente in casa, come i detersivi, di ingestione di alimenti che contengono sostanze intossicanti, come ad esempio certi funghi, o che producono tossicosi alimentari come il botulino. Si può trattare, inoltre, di uso non controllato o abuso di farmaci.
Quali sintomi possono essere associati all’avvelenamento?
All’avvelenamento si possono associare vari sintomi, che possono manifestarsi subito dopo l’ingestione o anche in tempi successivi, anche a distanza di uno/due giorni.
I sintomi che si presentano con maggiore frequenza in caso di avvelenamento sono: nausea, vomito, dolori addominali e crampi addominali.
Che cosa bisogna fare in caso di avvelenamento?
In caso di sospetto avvelenamento bisogna chiamare senza indugio i soccorsi, possibilmente rivolgendosi al più vicino Centro Antiveleni.
Le conseguenze di un avvelenamento cambiano sensibilmente in base alla tipologia e alla quantità di sostanza ingerita. Per questo è sempre il caso di mostrare ai soccorritori il contenitore della sostanza, in modo che questi possano risalire all’elemento che ha provocato l’avvelenamento e stabilire così diagnosi e cure appropriate.
Che cosa non bisogna fare in caso di avvelenamento?
In attesa dei soccorsi non bisogna far ingerire nulla, nemmeno acqua, a chi è rimasto vittima dell’avvelenamento.
Importante avvertenza
Le informazioni di questa scheda forniscono semplici suggerimenti utili a tenere sotto controllo la situazione in caso di attesa dei soccorsi e non sono in nessun caso da considerarsi interventi che possano sostituire l’intervento degli operatori di primo soccorso.