L’alfusozina è un miorilassante, nello specifico un farmaco alfa-bloccante che agisce bloccando i recettori presenti nelle vie urinarie e agevolando il rilassamento dei muscoli del collo della vescica e della prostata, contribuendo a migliorare, così, il flusso dell’urina.
A che cosa serve l’alfusozina?
L’alfusozina viene utilizzata nel trattamento dei sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna.
Come si assume l’alfusozina?
L’alfusozina viene assunta in genere per via orale, a stomaco pieno.
Quali effetti collaterali ha l’assunzione di alfusozina?
L’assunzione di alfusozina può provocare erezioni prolungate e dolorose. Tra i possibili effetti avversi legati alla sua assunzione ci sono: sonnolenza, capogiri, mal di testa, affaticamento, mal di stomaco, naso chiuso o naso che cola.
È opportuno contattare al più presto un medico nel caso in cui si manifestino: prurito, orticaria, rash, dolore o senso di oppressione al petto, difficoltà respiratorie, gonfiore di bocca, volto, labbra o lingua, problemi nella sfera sessuale, urine scure, svenimenti, febbre, mal di gola, brividi, battito cardiaco accelerato o irregolare, feci pallide, dolori articolari, erezione prolungata o dolorosa, stanchezza, ittero.
Quali sono le controindicazioni all’uso di alfusozina?
L’alfusozina non deve essere assunta in presenza di problemi epatici e in caso di trattamento con altri alfa-bloccanti, con antifungini azolici, inibitori della proteasi dell’HIV, antibiotici macrolidi, nefazodone o telitromicina.
L’assunzione di alfusozina può contribuire a compromettere le capacità di guidare e di manovrare macchinari pericolosi, in particolare se assunta insieme ad alcolici o ad altri medicinali. I capogiri associati alla sua assunzione, inoltre, possono essere aggravati dalle temperature elevate, dall’attività fisica e dalla febbre.
Prima di iniziare il trattamento è importante informare il medico di:
- presenza di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri farmaci o alimenti
- assunzione contestuale di altri medicinali, di fitoterapici e di integratori, citando in particolare altri alfa- bloccanti, farmaci per la pressione bassa, amiodarone, betabloccanti, farmaci contro l’HIV, antibiotici macrolidi, nefazodone, nitrati, inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 e telitromicina
- sofferenza attuale o passata di pressione bassa, problemi epatici o renali, disturbi alla prostata, tumori, dolori al petto (o se sono noti problemi cardiovascolari in famiglia), capogiri, sensazione di avere la testa leggera e svenimenti (soprattutto se dopo aver assunto dei farmaci)
- intervento chirurgico agli occhi già programmato.
Medici, chirurghi e dentisti devono essere informati del trattamento con alfusozina.
Avvertenza
Le informazioni riportate sono indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.