La cascara è un fitoterapico, in particolare è una pianta la cui corteccia contiene antrachinoni, composti responsabili degli effetti lassativi.
La sua assunzione produce un effetto lassativo grazie a vari i meccanismi attraverso cui gli antrachinoni favoriscono l’attività intestinale e l’evacuazione delle feci. Facilitano inoltre la contrazione della muscolatura del colon, aumentando così la peristalsi intestinale, e fanno aumentare la secrezione di acqua e sali da parte dell’intestino, rendendo le feci più voluminose e più morbide e quindi più facili da espellere.
In genere il loro effetto lassativo si manifesta dopo circa 6-12 ore dall’assunzione.
A che cosa serve la cascara?
Nota per i suoi effetti lassativi, la cascara viene utilizzata contro la stipsi occasionale. Non è utile contro la stipsi cronica e non deve essere utilizzata per terapie prolungate dal momento che è bene non utilizzarla per non più di due volte la settimana e non oltre due settimane.
Come si assume la cascara?
La cascara viene assunta per via orale, in forma di compresse o di tisane.
Quali effetti collaterali ha l’assunzione di cascara?
Un’assunzione troppo prolungata di antrachinoni può portare ad assuefazione a seguito della quale l’intestino non funziona più in modo adeguato e la peristalsi si riduce di molto provocando un impigrimento dell’intestino (cosiddetto “intestino pigro”).
In genere l’assunzione di cascara è ben tollerata, in caso di sovradosaggio o di particolare sensibilità individuale si possono però manifestare forti dolori addominali, diarrea, stanchezza, debolezza, confusione mentale, crampi muscolari.
Quali sono le controindicazioni all’uso di cascara?
È bene non somministrare cascara ai bambini e alle donne in gravidanza e in allattamento. La sua assunzione è controindicata anche nei soggetti che soffrono di disturbi gastrointestinali differenti dalla stitichezza occasionale, come colite, intestino irritabile o occlusione intestinale.
Particolare attenzione deve essere prestata anche nelle persone che soffrono di malattie epatiche, renali o cardiache.
Avvertenza
Le informazioni riportate sono indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.