La clofazimina è un antibiotico che esercita una lenta azione battericida sul microbo responsabile della lebbra (Mycobacterium leprae) legandosi al suo DNA. Ha inoltre proprietà antinfiammatorie che consentono di controllare l’eritema eventualmente associato alla lebbra.
A che cosa serve la clofazimina?
Con la clofazimina si tratta la lebbra, comprese le forme che resistono al trattamento con dapsone e quelle che sono complicate dall’insorgenza dell’eritema nodoso leproso.
Questo farmaco è stato utilizzato, in via sperimentale, anche per trattare le infezioni da Mycobacterium avium in pazienti affetti da AIDS.
Come si assume la clofazimina?
La clofazimina viene assunta per via orale, in genere insieme ad altri farmaci.
Quali effetti collaterali ha l’assunzione di clofazimina?
Tra gli effetti avversi che si possono manifestare a seguito di assunzione di clofazimina ci sono: perdita dell’appetito, diarrea, nausea, vomito, pelle secca, ruvida o squamosa, rash cutaneo, prurito, secchezza oculare, bruciore agli occhi, prurito agli occhi, alterazioni del gusto, decolorazione delle feci e delle urine, aumento della sensibilità della pelle alla luce solare.
È bene contattare al più presto un medico nel caso in cui si manifestino effetti come: sangue nelle feci, feci scure, depressione, dolori all’addome, mal di stomaco, ittero.
Quali sono le controindicazioni all’uso di clofazimina?
L’assunzione di clofazimina può creare interferenze con le capacità di guida o di manovrare macchinari pericolosi. Può inoltre aumentare la sensibilità della pelle alla luce solare; per questo è bene proteggersi adeguatamente dall’azione dei raggi Uv.
Nel caso in cui i sintomi della lebbra non registrino un miglioramento entro uno o tre mesi dall’inizio del trattamento con clofazimina è bene contattare un medico. Prima che la terapia produca benefici significativi può comunque essere necessario pazientare anche sei mesi.
Prima di iniziare il trattamento è importante informare il medico di:
- presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri farmaci
- assunzione contestuale di altri medicinali, di fitoterapici e di integratori, ricordando di menzionare in particolare la bedaquilina
- sofferenza attuale o passata di malattie epatiche o problemi gastrointestinali
- gravidanza o allattamento.
Avvertenza
Le informazioni riportate sono indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.
