La desipramina è un farmaco che agisce sul sistema nervoso, nello specifico un antidepressivo triciclico che agisce bloccando il riassorbimento dei neurotrasmettitori noradrenalina e, in minor quantità, serotonina a livello delle sinapsi – i punti di contatto fra i neuroni – modificando in questo modo l’attività cerebrale.
A che cosa serve la desipramina?
La desipramina viene utilizzata nel trattamento della depressione.
Come si assume la desipramina?
In genere la desipramina viene assunta per via orale, sotto forma di compresse, con una o più somministrazioni al giorno.
Quali effetti collaterali ha l’assunzione di desipramina?
Fra gli effetti avversi che si possono manifestare a seguito dell’assunzione di desipramina ci sono: sonnolenza, nausea, incubi, stanchezza, debolezza, aumento della sensibilità della pelle alla luce solare, costipazione, secchezza delle fauci, problemi nella sfera sessuale, sudorazione aumentata.
È bene contattare al più presto un medico nel caso in cui si manifestino: tremori incontrollabili, difficoltà a parlare, spasmi di mascella, collo o muscoli della schiena, febbre, difficoltà a deglutire, difficoltà respiratorie, ittero, rash gravi, convulsioni, aritmie, mal di gola, difficoltà di deambulazione.
Quali sono le controindicazioni all’uso di desipramina?
Prima che il trattamento con besipramina faccia effetto possono trascorrere anche 2 o 3 settimane. È importante avere pazienza e non interromperlo senza aver prima consultato il medico. La stessa raccomandazione vale anche quando si inizierà a stare meglio: l’interruzione improvvisa della terapia può infatti scatenare sintomi di astinenza, come ad esempio nausea, mal di testa e debolezza.
Il fumo può ridurre l’efficacia della desipramina. Il farmaco può interferire con le capacità di guida e di manovrare macchinari pericolosi e può, inoltre, aumentare il rischio di glaucoma ad angolo stretto.
Prima di assumere desipramina è importante informare il medico di:
- presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri medicinali, in particolare a clomipramina, imipramina o trimipramina;
- assunzione contestuale di medicinali, fitoterapici e integratori, citando in particolare MAO inibitori (anche se si è terminata l’assunzione negli ultimi 14 giorni), anticoagulanti, antistaminici, cimetidina, estrogeni, flecainide, fluoxetina, guanetidina, levodopa, litio, farmaci contro la pressione alta, le convulsioni, il Parkinson, il diabete, malattie psichiatriche, nausea, asma, raffreddore o allergie, metilfenidato, miorilassanti, contraccettivi orali, fenobarbital, propafenone, chinidina, sedativi, SSRI, farmaci per dormire, farmaci per la tiroide e tranquillanti;
- sofferenza attuale o passata di malattie cardiovascolari, iperplasia prostatica, problemi di minzione, diabete, convulsioni, ipertiroidismo, schizofrenia, malattie epatiche o renali;
- attacchi cardiaci recenti o storia familiare di anomalie del battito cardiaco o di morte improvvisa;
- gravidanza, parto recente o allattamento al seno.
Chirurghi e dentisti devono essere informati di eventuali terapie con desipramina in corso.
Avvertenza
Le informazioni riportate sono indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.