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Lansoprazolo

Il lansoprazolo è un farmaco dell’apparato gastrointestinale, nello specifico un inibitore della pompa protonica che agisce riducendo la quantità di acidi prodotti dallo stomaco.

A che cosa serve il lansoprazolo?

Il lansoprazolo viene prescritto dal medico quando si è in presenza di reflusso gastroesofageo con il fine di ridurne i sintomi e permettere all’esofago di guarire e prevenire ulteriori danni.

Viene utilizzato anche per trattare le ulcere e per prevenirne la ricomparsa e ridurne il rischio in chi si sta sottoponendo a una terapia con Fans e in chi è positivo all’Helicobacter pylori. Infine, può essere utile in caso di condizioni che sono associabili a una produzione eccessiva di acidi nello stomaco, come ad esempio la sindrome di Zollinger-Ellison.

Può essere assunto anche per il trattamento dei bruciori di stomaco frequenti (che si presentano almeno 2 volte la settimana), sempre su indicazione medica.

Come si assume il lansoprazolo?

Il lansoprazolo può essere assunto per bocca, sotto forma di capsule a rilascio ritardato o di compresse da scogliere in bocca, con modalità e dosi che variano a seconda del disturbo per cui viene assunto.

Quali effetti collaterali ha l’assunzione di lansoprazolo?

Dopo i 50 anni, l’assunzione di lansoprazolo può aumentare il rischio di diarree gravi di origine batterica e di fratture di polso, anca o colonna vertebrale. Tra gli altri effetti avversi ci sono: mal di testa, costipazione, capogiri e nausea.

È importante contattare al più presto un medico nel caso in cui si manifestino: convulsioni, battito irregolare, veloce o pesante, difficoltà a deglutire, difficoltà respiratorie, febbre, forte diarrea, mal di stomaco, orticaria, rash, spasmi muscolari, tremori raucedine, vesciche e desquamazione della pelle.

Quali sono le controindicazioni all’uso di lansoprazolo?

Se si assume contestualmente sucralfato, questo deve essere assunto almeno 30 minuti dopo il lansoprazolo, che in ogni caso non deve essere assunto per trattare un brucione di stomaco improvviso.

Prima di assumere questo farmaco bisogna avvisare il medico di:

  • presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri farmaci
  • assunzione contestuale di medicinali, fitoterapici e integratori, ricordando di menzionare soprattutto antibiotici, anticoagulanti, atazanavir, digossina, diuretici, integratori di ferro, ketoconazolo, metotressato, tacrolimus e teofillina
  • sofferenza attuale o passata di carenze di magnesio o malattie epatiche
  • gravidanza o allattamento
  • sofferenza di fenilchetonuria.

Inoltre, il medico deve essere informato se nei 3 mesi precedenti si ha sofferto di: sensazione di testa leggera, sudorazioni o capogiri associati a bruciori di stomaco, dolore alla schiena o al petto, fiato corto o respiro sibilante, dolore esteso a braccia, collo o spalle, perdita di peso ingiustificata, vomito, in particolare se con sangue, nausea, mal di stomaco, difficoltà o dolore nella deglutizione, sangue nelle feci o feci nere.

Avvertenza

Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.

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