La neomicina è un antibiotico che ha l’effetto di bloccare la produzione di proteine nei batteri che sono sensibili alla sua azione, provocandone la morte.
A che cosa serve la neomicina?
In genere la neomicina viene utilizzata per ridurre il numero dei batteri che sono presenti nell’intestino.
Come si assume la neomicina?
La neomicina viene assunta per via orale, con abbondanti quantità d’acqua per evitare il rischio di disidratazione.
Quali effetti collaterali ha l’assunzione di neomicina?
L’assunzione di neomicina può provocare perdite permanenti dell’udito, problemi renali e danni ai nervi. Può inoltre esercitare un potente effetto miorilassante che può condurre a problemi respiratori o a paresi. Altri possibili effetti avversi sono la diarrea e la nausea.
È necessario contattare al più presto un medico nel caso in cui si manifestino: prurito, orticaria, rash, senso di oppressione al petto, dolore al petto, difficoltà respiratorie, gonfiore di bocca, volto, labbra o lingua, capogiri, sangue nelle feci, tic muscolari, perdita dell’udito, convulsioni, acufeni, perdite vaginali, crampi addominali, dolori addominali.
Quali sono le controindicazioni all’uso di neomicina?
La neomicina non deve essere assunta prima del compimento dei 6 anni.
Prima della sua assunzione bisogna informare il medico di:
- presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci (in particolare ad antibiotici simili, come la gentamicina) o a qualsiasi alimento
- assunzione contestuale di medicinali, fitoterapici e integratori, in particolare fludarabina, miorilassanti, penicilline, cefalosprine, diuretici, metossiflurano, nitrosurea, anticoagulanti, digossina, metotressato, antibiotici polipeptidici, succinilcolina e vancomicina
- sofferenza attuale o passata di ostruzioni intestinali, ulcere gastrointestinali, infiammazioni intestinali, malattie gastriche, infezioni allo stomaco, diarrea o danni ai nervi
- gravidanza o allattamento al seno.
Avvertenza
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.