L’olio di ricino è un farmaco fitoterapico, in particolare è un olio denso dal sapore molto sgradevole che viene utilizzato soprattutto come purgante grazie al fatto che contiene ricinoleina e trigliceride dell’acido ricinoleico. In genere l’effetto lassativo si manifesta dopo 6-12 ore dall’assunzione e comporta l’emissione di scariche di feci semiliquide.
A che cosa serve l’olio di ricino?
L’olio di ricino viene utilizzato come lassativo, in casi di stipsi occasionale. Si tratta di un lassativo dagli effetti piuttosto forti, che oggi viene utilizzato molto meno di frequente rispetto al passato.
Come si assume l’olio di ricino?
L’olio di ricino viene assunto per via orale.
Quali effetti collaterali ha l’assunzione di olio di ricino?
L’utilizzo dell’olio di ricino come lassativo può causare diarrea, dolori addominali, disidratazione e malassorbimento.
La presenza di alcune sostanze tossiche contenute in questo olio possono indurre vomito, emorragie gastrointestinali, convulsioni e aritmie, fino a portare a conseguenze severe come il coma e la morte.
L’utilizzo prolungato di lassativi irritanti/stimolanti, inoltre, può portare ad assuefazione perché l’intestino smette di funzionare in modo adeguato e la peristalsi si riduce moltissimo, portando a una condizione nota come “intestino pigro”.
Quali sono le controindicazioni all’uso di olio di ricino?
L’assunzione dell’olio di ricino deve avvenire a digiuno. È bene non somministrarlo né ai bambini al di sotto dei due anni, né alle donne in gravidanza, dal momento che può provocare violente contrazioni uterine. È controindicato nei soggetti che soffrono di disturbi gastrointestinali diversi dalla stitichezza occasionale, per esempio: colite, intestino irritabile e occlusione intestinale.
Avvertenza
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.