Il pazopanib è un farmaco antitumorale, in particolare un potente e selettivo antineoplastico che appartiene alla classe degli inibitori multi-target delle tirosinchinasi, la cui azione interferisce con i segnali che sollecitano la crescita delle cellule tumorali e rallenta la formazione di nuovi vasi sanguigni all’interno del tumore, così da sfavorirne la sopravvivenza.
A che cosa serve il pazopanib?
Il pazopanib viene utilizzato per trattare il cancro del rene localmente avanzato (stadio 3) o metastatico (stadio 4) in pazienti che non si sono mai sottoposti ad altre terapie o che non rispondono al trattamento con interferone-alfa o con interleuchina-2.
Il pazopanib viene utilizzato anche per trattare i pazienti adulti che sono affetti da specifici sottotipi di sarcoma dei tessuti molli in stato avanzato che non si siano sottoposti in precedenza a trattamenti di chemioterapia per malattia metastatica o che sono andati in progressione entro 12 mesi dopo la terapia (neo) adiuvante.
Come si assume il pazopanib?
Il pazopanib viene assunto per via orale, sotto forma di compresse, almeno un’ora prima o due ore dopo un pasto.
Quali effetti collaterali ha l’assunzione di pazopanib?
Tra gli effetti collaterali più comuni che si manifestano a seguito di assunzione di pazopanib ci sono: diarrea, vomito, nausea, innalzamento della pressione del sangue, mal di stomaco, perdita di peso, perdita dell’appetito, dolore alla bocca, disturbi del gusto, debolezza, dolore in sede tumorale, imbiancamento dei capelli, assottigliamento dei capelli, perdita del pigmento della pelle, eruzioni cutanee, arrossamento e gonfiore dei palmi delle mani o delle piante dei piedi.
Gli esami del sangue e delle urine possono spesso evidenziare effetti di questo tipo: aumento degli enzimi del fegato, riduzione dell’albumina nel sangue, riduzione del numero delle piastrine nel sangue, riduzione del numero dei globuli bianchi nel sangue, proteine nelle urine.
Meno di frequente, si possono anche verificare: riduzione dell’attività della tiroide, anomalie della funzione del fegato, aumento della lipasi (enzima coinvolto nella digestione), aumento della creatinina (sostanza prodotta dai muscoli), modifiche dei livelli nel sangue di altre diverse sostanze chimiche/enzimi.
Quali sono le controindicazioni all’uso di pazopanib?
Il pazopanib deve essere somministrato con particolare attenzione a pazienti che denuncino insufficienza epatica anche lieve, ipertensione, problematiche cardiache e circolatorie, disfunzioni polmonari, rischio di fistole o perforazioni gastrointestinali, ipotiroidismo.
Il pazopanib non deve invece essere utilizzato in bambini con meno di due anni di età perché la sua assunzione può influire gravemente sulla crescita e sulla maturazione degli organi. Le donne in età fertile devono evitare l’instaurarsi di una gravidanza durante il trattamento con il pazopanib per i rischi potenziali cui può andare incontro il feto. Durante il trattamento è bene inoltre astenersi dall’allattare al seno.
L’assunzione di pazopanib può influire sulla capacità di guidare veicoli o di utilizzare macchinari. Durante l’assunzione di pazopanib è bene non bere succo di pompelmo per non aumentare la possibilità di effetti indesiderati.
Avvertenza
Le informazioni riportate sono indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.