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Penicillamina

La penicillamina è un antinfiammatorio che esercita un’azione efficace contro l’artrite reumatoide. È inoltre un agente chelante, che agisce rimuovendo l’eccesso di cistina e di rame nell’organismo.

A che cosa serve la penicillamina?

La penicillamina viene usata per trattare la malattia di Wilson, la cisturia e le forme gravi di artrite reumatoide che non hanno risposto ad altri trattamenti.

Come si assume la penicillamina?

La penicillamina viene assunta per via orale, a stomaco vuoto. Durante un trattamento a base di penicillamina bisogna bere molto, anche nel corso della notte. Il trattamento può richiedere da 1 a 3 mesi prima di risultare efficace.

Quali effetti collaterali ha l’assunzione di penicillamina?

Tra gli effetti avversi che si possono manifestare a seguito di assunzione di penicillamina, ci sono: perdita dell’appetito, diarrea, lieve mal di stomaco, nausea, vomito.

È bene contattare subito un medico nel caso in cui si presentino sintomi come: orticaria, rash, difficoltà respiratorie, senso di oppressione al petto, gonfiore di bocca, volto, labbra o lingua, feci scure, emorragia o lividi, sangue nelle urine, pelle che brucia, prude, si desquama o arrossata, variazioni del gusto, brividi, tosse, urine scure, difficoltà di minzione, febbre, senso di malessere generale, dolore alle articolazioni, debolezza muscolare, forte mal di stomaco, fiato corto, lesioni cutanee, mal di gola, gonfiore a piedi o gambe, problemi alla vista, aumento di peso, respiro sibilante.

Quali sono le controindicazioni all’uso di penicillamina?

La penicillamina può essere controindicata per chi ha sofferto di anemia aplastica o di agranulocitosi a causa dell’assunzione di penicillamina o di problemi renali, sangue nelle urine o pemfigo.

il trattamento con questo antinfiammatorio è sconsigliato in caso di assunzione di terapie a base di oro, farmaci antimalarici o citotossici, oxifenbutazone o fenilbutazone.

In caso di trattamento con antiacidi che contengono alluminio o magnesio, con ferro o con integratori vitaminici contenenti ferro è necessario assumerli almeno 2 ore prima o dopo la penicillamina.

Prima di assumerla è importante che il medico sia informato di:

  • presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare alle penicilline), ad alimenti o ad altre sostanze
  • assunzione contestuale di altri medicinali, di fitoterapici e di integratori, citando in particolare antimalarici, farmaci citotossici, sali d’oro, oxifenbutazone, fenilbutazone e digossina
  • sofferenza attuale o passata di sindrome di Goodpasture, miastenia gravis, anemia aplastica o bassi livelli di piastrine o di globuli bianchi
  • interventi chirurgici programmati
  • gravidanza o allattamento.

Medici, chirurghi e dentisti devono essere informati dell’assunzione di penicillamina.

Avvertenza

Le informazioni riportate sono indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.

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