La prilocaina è un antidolorifico, nello specifico un anestetico ad azione locale che agisce sui canali del sodio che sono presenti sulla membrana cellulare dei neuroni, limitando la trasmissione dell’impulso nervoso.
Svolge inoltre un’azione aritmica poiché agisce sui canali del sodio delle fibre del Purkinje, appartenenti al sistema di conduzione del cuore.
A che cosa serve la prilocaina?
La prilocaina viene utilizzata in particolare per anestetizzare i tessuti nel corso delle procedure dentistiche.
Come si assume la prilocaina?
La prilocaina viene assunta attraverso iniezioni oppure può essere applicata per via topica, a volte in combinazione con la lidocaina.
Quali effetti collaterali ha l’assunzione di prilocaina?
Tra gli effetti che possono manifestarsi a seguito di prilocaina ci sono: bruciore, dolore, edema, pallore, arrossamento del sito di applicazione, alterazione della percezione della temperatura.
È necessario contattare al più presto un medico in caso di: orticaria, rash, senso di oppressione al petto, difficoltà respiratorie, gonfiore di volto, bocca, labbra o lingua.
Quali sono le controindicazioni all’uso di prilocaina?
Prima di sottoporsi a una cura a base di prilocaina è importante informare il medico di:
- presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze
- assunzione contestuale di altri medicinali, di fitoterapici e di integratori, in particolare farmaci antiaritmici e medicinali che possono causare metemoglobinemia
- malattie e problemi di salute di cui si soffre (o si ha sofferto)
- gravidanza o allattamento.
Avvertenza
Le informazioni riportate sono indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.