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Rilpivirina

La rilpivirina è un antivirale, nello specifico un inibitore non nucleosidico dell’enzima trascrittasi inversa (NNRTI) che agisce bloccando la crescita dell’HIV.

A che cosa serve la rilpivirina?

La rilpivirina, in combinazione con altri farmaci è utilizzata per trattare l’infezione da HIV.

Come si assume la rilpivirina?

La rilpivirina viene assunta per via orale, durante i pasti.

Quali effetti collaterali ha l’assunzione di rilpivirina?

L’assunzione di rilpivirina può provocare un aumento delle risposte immunitarie, provocando reazioni contro infezioni nascoste. Tra gli ulteriori effetti avversi che si possono manifestare, sono: disturbi del sonno, mal di testa e depressione.

È bene contattare al più presto un medico nel caso in si manifestino effetti come: prurito, rash, difficoltà respiratorie, gonfiore a volto, occhi, labbra, lingua, gola, senso di oppressione al petto, mal di stomaco, battito cardiaco irregolare, cambiamenti comportamentali, istinti suicidi, problemi epatici.

Quali sono le controindicazioni all’uso di rilpivirina?

Se si stanno seguendo cure con didanosina o antiacidi, questi devono essere assunti almeno 2 ore prima o 4 ore dopo la rilpivirina. I recettori H2 dell’istamina devono invece essere assunti almeno 12 ore prima o 4 ore dopo la rilpivirina.

Prima di assumere rilpivirina il medico deve essere informato di:

  • presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri medicinali, ad alimenti o a qualsiasi altra sostanza
  • assunzione contestuale di altri medicinali, di fitoterapici e di integratori, in particolare altri NNRTI, farmaci che aumentano il rischio di prolungamento dell’intervallo QT, antifungini azolici, inibitori della proteasi dell’HIV, antibiotici, carbamazepina, dexametasone, antagonisti dei recettori H2 dell’istamina, oxcarbazepina, fenobarbital, fenitoina, PPI, rifamicine, metadone o iperico
  • sofferenza attuale o passata di problemi renali o epatici o prolungamento dell’intervallo QT
  • storia di istinti suicidi, problemi comportamentali o disturbi psicologici o mentali avuti in passato
  • gravidanza o allattamento.

Avvertenza

Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.

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