Che cos’è il cromo?
Il cromo è un microelemento – detto anche oligoelemento – e viene così chiamato perché rispetto ad altri minerali come potassio, cloro, calcio, magnesio, fosforo, zolfo e sodio – chiamati invece “macroelementi” – è presente nell’organismo in piccole quantità.
Esistono diverse forme di questo minerale, e quella biologicamente attiva è il cosiddetto cromo trivalente. Il suo simbolo chimico è Cr.
A che cosa serve il cromo?
Il cromo aumenta l’efficacia dell’insulina ed è un costituente del fattore di tolleranza al glucosio, complesso indispensabile per una corretta utilizzazione del glucosio presente nel sangue. Sembra inoltre essere coinvolto nel metabolismo di carboidrati, proteine e grassi.
In quali alimenti è presente il cromo?
Il cromo è presente in piccolissime quantità (tracce) in diversi cibi: ne sono fonti discrete la carne e i cereali integrali, alcuni tipi di frutta (mela, banana e arancio) e alcune verdure (broccoli e taccole).
Qual è il fabbisogno giornaliero di cromo?
Il fabbisogno giornaliero di cromo dipende da fattori come età e sesso e da variabili come gravidanza o allattamento al seno, e per gli adulti varia tra i 50 e i 200 μg (microgrammi).
Quali conseguenze può determinare la carenza di cromo?
La carenza di cromo può comportare ridotta intolleranza al glucosio e aumento della richiesta di insulina, ovvero sintomi simili a quelli del diabete di tipo 2.
Quali conseguenze può determinare un eccesso di cromo?
Un’assunzione eccessiva di cromo causa danni alla pelle e ai reni.
È vero che il cromo aiuta a combattere il colesterolo alto?
Sebbene i dati scientifici attualmente a disposizione non siano sufficienti per consigliare l’assunzione di cromo per contrastare l’ipercolesterolemia, alcuni studi suggeriscono che l’assunzione di questo microelemento potrebbe ridurre i livelli di colesterolo LDL (cosiddetto “colesterolo cattivo”) e aumentare quelli di colesterolo HDL (il cosiddetto “colesterolo buono”).