Che cos’è il sodio?
Insieme con il potassio, il cloro, il calcio, il magnesio, il fosforo e lo zolfo, il sodio è uno dei minerali di cui l’organismo umano necessita in grandi quantità e per questo viene chiamato – insieme agli altri sei minerali – “macrominerale” o “macroelemento”.
È uno dei minerali più abbondanti nell’organismo: in un adulto ne sono presenti circa 92 grammi e si trova nel sangue, nel tessuto osseo, nei tessuti connettivi e nel tessuto cartilagineo. È presente nei tessuti di tutti gli organismi, animali e vegetali, ed è un elemento indispensabile per la vita. Il suo simbolo chimico è Na.
A che cosa serve il sodio?
Nell’organismo umano il sodio svolge un importante ruolo nel mantenimento dell’equilibrio idro-salino, nella regolazione del passaggio di fluidi e dei nutrienti all’interno e all’esterno delle cellule e partecipa alla trasmissione dell’impulso nervoso e al trasporto attivo dei metaboliti.
Quello presente nelle ossa rappresenta invece una riserva cui l’organismo può attingere in caso di necessità per regolare il PH del sangue.
In quali alimenti è presente il sodio?
Il sodio è naturalmente presente negli alimenti di origine animale (carni rosse e bianche, pesce, latte, uova) mentre i cibi di origine vegetale ne sono più poveri. Nell’alimentazione occidentale odierna la fonte di approvvigionamento maggiore di questo minerale è il sale da cucina che viene aggiunto alle pietanze.
Quantità anche molto elevate di questo minerale si trovano inoltre nei cibi conservati (tra cui salumi e insaccati), ai quali viene aggiunto per aumentarne la conservabilità.
Qual è il fabbisogno giornaliero di sodio?
L’apporto quotidiano di sodio è compreso tra i 0,6 ed i 3,5 grammi: questa quantità viene facilmente assicurata da una dieta varia e bilanciata, senza la necessità di aggiungere sale ai cibi.
Quali conseguenze determina la carenza di sodio?
Seguendo una dieta varia e bilanciata è raro registrare casi di carenza di sodio. Quando questo avviene, i sintomi che si riscontrano più di frequente sono nausea, vomito e anoressia. Nei casi più gravi può portare al coma e risultare fatale.
Quali conseguenze determina un eccesso di sodio?
Il sintomo più caratteristico indotto da un’assunzione eccessiva di sodio è la ritenzione idrica, seguito da un aumento della pressione sanguigna e da tutte le complicazioni cui questo disturbo può dar vita. Dosi eccessive di sodio possono inoltre portare a nausea, vomito, convulsioni, febbre e compromissione dei centri respiratori.