L’elettrofisiologia si occupa dello studio dei fenomeni elettrici associati al funzionamento degli organismi viventi.
Il cardiologo elettrofisiologo è pertanto il medico che si occupa di studiare le disfunzioni elettriche relative al cuore.
Quali sono le patologie più spesso trattate dal cardiologo elettrofisiologo?
Le patologie più spesso trattate dal cardiologo elettrofisiologo sono le aritmie, anche complesse. In particolare, il principale oggetto di studio di questa branca della medicina riguarda le aritmie ventricolari.
Il cardiologo elettrofisiologo si occupa anche di extrasistoli, tachicardie, bradicardie e fibrillazione.
Quali sono le procedure più utilizzate dal cardiologo elettrofisiologo?
L’elettrofisiologo valuta e tratta le aritmie cardiache tramite queste procedure:
- studio elettrofisiologico
- ablazione transcatetere
- impianto di elettrostimolatori cardiaci
- impianto di defibrillatori
- trattamento dello scompenso cardiaco.
Le procedure sono eseguite per lo più con metodo non chirurgico attraverso cateteri che vengono posizionati nel cuore per via percutanea, transvenosa e transarteriosa.
Quando chiedere un appuntamento al cardiologo elettrofisiologo?
Su indicazione del proprio medico curante, è consigliabile richiedere un appuntamento con il cardiologo elettrofisiologo in presenza di sintomi come tachicardia – o cardiopalmo/palpitazione –, bradicardia, battito irregolare, dolori al petto, difficoltà nella respirazione, senso di debolezza, affaticamento dopo minimi sforzi, vertigini, perdita di coscienza.
Bisogna pensare a una visita da questo specialista, inoltre, nel caso in cui test diagnostici eseguiti abbiano rilevato anomalie che fanno sospettare la presenza di disturbi a livello cardiaco e ogni volta che si manifestano nuovi sintomi connessi alla patologia di cui si soffre.