N.B. Questa è una pagina a scopo informativo, nessun vaccino viene effettuato in Humanitas Gavazzeni
Che cos’è il vaccino anti epatite B (HBV)?
Il vaccino anti epatite B è lo strumento migliore per difendersi dall’epatite B, malattia infettiva che è dovuta allo ∫.
Lo Human Epatitis Virus (HBV) è estremamente contagioso e si trasmette mediante sangue o liquidi biologici infetti, come latte materno, sperma, secrezioni vaginali. Il contagio può quindi avvenire per via sessuale o può essere trasmesso dalla madre al figlio durante o dopo il parto. Attenzione deve inoltre essere prestata all’utilizzo di oggetti che possano provocare tagli o punture con aghi o strumenti infetti.
In considerazione del fatto che il virus resiste sulle superfici ambientali per almeno 7 giorni, il contagio può avvenire anche per inoculazione indiretta, cioè a seguito dell’utilizzo di veicoli contaminati che possano provocare anche minime lesioni della cute o delle mucose, come rasoi, spazzolini o forbici non personali. L’infezione coinvolge il fegato e può quindi causare epatite acuta, fulminante o cronica.
Il periodo di incubazione dell’epatite B è variabile fra i 45 e i 180 giorni, ma nella maggior parte delle situazioni questa malattia si manifesta entro 6 mesi dal contagio: in alcune persone il virus viene eliminato, mentre in altre si sviluppa un’infezione cronica che può comportare l’insorgenza di complicanze come cirrosi, insufficienza epatica, tumore del fegato.
Come funziona il vaccino anti epatite B (HBV)?
Il vaccino anti epatite B è prodotto in laboratorio utilizzando una parte del virus. È disponibile anche un vaccino combinato anti epatite A ed epatite B – che viene indicato per chi è suscettibile a tutti e due i virus – o un vaccino combinato con i vaccini contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite e Haemophilus influenzae di tipo B (vaccino esavalente, che oggi deve essere obbligatoriamente somministrato entro il primo anno di vita).
Quando si deve fare il vaccino anti epatite B (HBV)?
Il vaccino anti epatite B (HBV) è una delle vaccinazioni obbligatorie che devono, come detto sopra, essere fatte entro il primo anno di età. In Italia viene somministrato il vaccino esavalente in tre dosi, a 3, 5 e 11 mesi.
Nel caso in cui la madre sia interessata da infezione cronica da epatite B, i nuovi nati ricevono il più presto possibile una dose di immunoglobuline specifiche anti epatite B e una prima dose di vaccino. Il ciclo di vaccinazione dovrà poi essere completato in base al calendario vaccinale.
A questo vaccino è consigliabile si sottopongano anche tutti i soggetti considerati a rischio di contrarre l’epatite B, come, ad esempio: i conviventi con soggetti infetti, gli operatori sanitari e il personale di assistenza, gli operatori di pubblica sicurezza, i pazienti che devono sottoporsi a trasfusioni o che sono dializzati.
Il vaccino anti epatite B (HBV) ha effetti collaterali?
Il vaccino anti epatite B è molto sicuro. Nei momenti successivi alla sua somministrazione possono manifestarsi sintomi come febbre, mal di testa, dolore, rossore e gonfiore che si possono sviluppare nella zona in cui è stata effettuata l’iniezione.
Come accade per tutti i vaccini, è possibile che si presentino reazioni allergiche anche di una certa gravità. Si tratta comunque di un’evenienza rara.
Il vaccino è sconsigliato ai soggetti che hanno manifestato una reazione allergica a uno o più componenti dello stesso vaccino e deve esserne posticipata la somministrazione quando si è in presenza di una malattia febbrile acuta.