Protesi dell’anca, robot e intelligenza artificiale per interventi personalizzati 

ROBOT E INTELLIGENZA ARTIFICIALE:
IL FUTURO DELL’INTERVENTO ORTOPEDICO

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    Negli ospedali Humanitas Gavazzeni e Humanitas Castelli di Bergamo il chirurgo che deve eseguire un intervento di protesi d’anca è affiancato dal ROBOT ORTOPEDICO CORI, un sistema di navigazione avanzata che consente di eseguire – tra i primi in Italia per quanto riguarda la chirurgia per la protesi dell’anca – interventi sempre più personalizzati e precisi, grazie all’utilizzo delle potenzialità offerte dall’Intelligenza Artificiale.

    Nella fase di pre-intervento utilizzando un software specifico si è in grado di pianificare e simulare ciò che succederà all’anca del paziente dopo che sarà stata posizionata la protesi.

    I dati ottenuti saranno poi messi a disposizione del software del robot, per guidare il chirurgo nella fase intra-operatoria, al fine di ottenere un posizionamento delle componenti protesiche aderente a quanto pianificato. 

    Il chirurgo, in particolare, è in grado di mettere in atto misure, comportamenti, scelte di protesi, posizionamento delle componenti che permettono di ricostruire un’anca funzionalmente aderente alla situazione specifica del paziente.

    Patologie

    La possibilità di impiantare la protesi d’anca viene presa in considerazione quando si è in presenza di un livello avanzato di artrosi dell’anca (coxartrosi), che non risponde a nessun tipo di terapia conservativa (come la terapia farmacologica, fisioterapica o la medicina rigenerativa).

    Il grado di rigidità e dolore  prodotto dalla coxartrosi deve essere tale da rendere doloso e impossibile lo svolgimento delle normali attività quotidiane e la inabilità motoria causata dall’artrosi deve essere in costante aumento.


    Vantaggi clinici con l’utilizzo del robot

    L’utilizzo del robot nell’intervento di protesi dell’anca è rivolto in particolare alla fase della preparazione dello stesso intervento ed alla riproduzione precisa sul campo operatorio di quanto previsto in fase di pianificazione.

    Nella protesi d’anca la fase preparatoria è fondamentale perché è quella in cui vengono analizzati e valutati aspetti legati a parametri radiologici relativi all’orientamento reciproco del bacino e della  colonna. Parametri che una volta integrati tra loro consentono di operare una serie di calcoli che sono alla base della decisione che riguarda il corretto posizionamento della protesi.

    A differenza del robot per la protesi del ginocchio, nel caso dell’anca il sistema robotico non guida i tagli ossei, ma indica la procedura e effettua un controllo nel corso dell’intervento.

    In particolare, i vantaggi riguardano la possibilità di valutare, nella fase di pre-intervento , e di riprodurre sul campo operatorio, tramite il sistema robotico, i quattro fondamentali parametri:

    Inclinazione del posizionamento della coppa acetabolare

    Grado di antiversione della coppa, cioè il suo grado di inclinazione

    Lunghezza degli arti

    Il braccio di leva dell’anca(off-set)

    Dati che consentono al chirurgo di ragionare sul posizionamento dell’impianto e di scegliere quello che offre, in base al caso specifico, le caratteristiche di maggiore sicurezza.


    Vantaggi per il paziente con l’utilizzo del robot

    Grazie all’algoritmo di calcolo di cui è dotato, il sistema di navigazione restituisce al chirurgo ortopedico dati oggettivi sulle dimensioni e sull’orientamento che le componenti protesiche dovranno rispettare per garantire un impianto estremamente personalizzato sull’anatomia del paziente.

    I vantaggi per il paziente sono:

    Maggior stabilità muscolare

    Migliore confidenza con l’impianto

    Maggiore personalizzazione della protesi

    Più preciso controllo della lunghezza degli arti

    Riduzione del rischio (già raro) di lussazione post – operatoria

    Il robot, un valido alleato per il chirurgo

    L’utilizzo del robot nella fase di pre-intervento di protesi d’anca permette di eseguire simulazioni sulla stabilità futura dell’impianto.

    Che cosa succede quando il paziente si piega per raccogliere un oggetto? Quando è seduto? Quando si alza? Quando esegue determinati movimenti? Qual è la risposta della protesi e quali sono le posizioni in cui c’è una maggior pericolo di instabilità?

    L’acquisizione di questi dati consente al chirurgo di posizionare le componenti protesiche nelle posizioni considerate più stabili e sicure. Il tutto nel nome della personalizzazione, tenendo conto della tipologia di attività quotidiana del paziente.

    Consente inoltre di scegliere la tipologia di protesi più adatta al singolo caso tenendo conto delle differenze che possono riguardare la taglia, il grado di inclinazione del collo e il diametro della testa. Ci sono protesi d’anca per ogni misura, con disegni che variano fra loro in modo tale che si possano adattare meglio alla forma del femore, alle leve muscolari e alle caratteristiche anatomiche dell’anca del paziente.

    Il percorso robotico nella protesi di anca

    Questo il percorso diagnostico-terapeutico della protesi d’anca con utilizzo del robot

    Valutazione clinica

    Il percorso inizia con una visita specialistica ortopedica nel corso della quale il medico chirurgo formato per l’utilizzo del sistema di navigazione robotico prescrive esami diagnostici appropriati.

    Planning Pre-operatorio

    Attraverso l’acquisizione di immagini radiologiche specifiche, mediante un apposito software si forniscono i dati necessari al robot, che, in seguito,  unitamente alla rilevazione reale intra-operatoria di reperi anatomici del bacino permetterà di ricostruire l’immagine tridimensionale dell’articolazione dell’anca del paziente.

    Pianificazione/Simulazione intra-operatoria

    In base ai dati raccolti – relativi all’anatomia del bacino, alle sue reazioni ai vari movimenti, alla relazione con la funzionalità della colonna lombo-sacrale – il chirurgo procede con una simulazione che consente di adottare la miglior scelta di tipologia di protesi e il miglior posizionamento delle componenti.

    Intervento di impianto della protesi

    Il chirurgo procede con l’intervento con il supporto del robot che, grazie a sensori applicati sul bacino e sulla coscia, controlla in tempo reale che il posizionamento della protesi sia corrispondente a quanto stabilito nel corso della simulazione.

    Per poter intraprendere questo percorso, è sempre necessaria la valutazione di un chirurgo ortopedico esperto in chirurgia robotica dell’anca.

    LA RIABILITAZIONE CON TECNOLOGIE DI ULTIMA GENERAZIONE

    Dopo l’intervento di protesi è possibile rimettersi in completa forma, anche per chi ha sempre praticato sport, nel nostro “Centro di Riabilitazione Hi – Tech e Sport Lab” presso Humanitas Medical Care a Bergamo (via Camozzi 10, Bergamo).

    L’unione tra gli specialisti Humanitas e le tecnologie di ultima generazione in campo riabilitativo danno forma ad una nuova esperienza di recupero fisico, fornendo il trattamento più efficace tra quelli oggi disponibili. Telecamere 3D e intelligenza artificiale sono alla base dell’esperienza immersiva di riabilitazione e consentono ad ogni persona di poter valutare il proprio recupero grazie al rilascio di report dettagliati sulla qualità del movimento e degli obiettivi raggiunti.

    LA ROBOTICA E L’INNOVAZIONE

    L’utilizzo della robotica per gli interventi di chirurgia protesica è un ulteriore tassello che dimostra quanto l’avanzamento tecnologico sia la scelta strategica fondamentale per il nostro ospedale al fine di ottenere il massimo benessere per i pazienti. Con tutte le équipe formate per l’uso di questi nuovi dispositivi, possiamo garantire una cura sempre più personalizzata per un rapido e duraturo ritorno alle attività quotidiane.

    L’ AREA ORTOPEDICA DI HUMANITAS GAVAZZENI
    E HUMANITAS CASTELLI 

    Le Unità di Ortopedia, Traumatologia e Protesica di Humanitas Gavazzeni e Castelli a Bergamo pongono al centro la persona a tutto tondo e individuano, tramite protocolli clinici all’avanguardia, soluzioni per migliorare, rendendolo il più confortevole possibile, il percorso di cura del paziente.

    Potendo contare su équipe di professionisti e su una dotazione tecnologica all’avanguardia, ogni Unità ortopedica è in grado di seguire con la massima attenzione e appropriatezza ogni paziente nella risoluzione della sua patologia ortopedica.

    Sono numerose le novità introdotte dalle varie Unità di Ortopedia, Protesica e Traumatologia come la Fast track surgery (che riduce al minimo il tempo di permanenza in ospedale per il ricovero), l’utilizzo di colle cutanee al posto dei tradizionali punti (dopo attenta valutazione clinica) e il continuo avvalersi di tecniche chirurgiche innovative (come il robot per la protesi di anca o ginocchio o, per la protesi dell’anca, la tecnica mini invasiva per accesso interiore e la tecnica “Bikini ”, ad alta resa estetica).

    Oltre a ciò, c’è un accompagnamento nella cura, non solo sotto l’aspetto clinico, ma anche umano con un confronto diretto fatto di domande e risposte tra l’équipe medica e quella assistenziale (come ad esempio la Scuola pazienti).

    L’area ortopedica in numeri*:

    +1000
    protesi all’anca

    +4700
    ricoveri

    +24500
    viste ed esami

    +15000
    persone curate

    * anno di riferimento 2023 – Humanitas Gavazzeni e Castelli

    Humanitas Gavazzeni

    La qualità non è un’opinione. Sulla nostra qualità e sui nostri indicatori di esito, vigilano costantemente enti regionali, nazionali e internazionali che verificano e valutano il nostro lavoro. Siamo, infatti, uno dei 16 Ospedali Italiani accreditati Joint Commission International, l’ente di accreditamento in sanità più grande e con più esperienza al mondo.

    Dove Siamo

    Humanitas Gavazzeni,
    Via Mauro Gavazzeni 21,
    Bergamo

    Come arrivare

     La struttura, situata nel centro di Bergamo, è collegata alla stazione dei treni / bus tramite un comodo sottopassaggio (5 minuti a piedi).

    L’aeroporto internazionale di Orio al Serio si trova a 10 minuti dall’ospedale: è possibile raggiungere l’ospedale tramite mezzi pubblici (bus), oppure tramite un servizio di navetta privato aeroporto — ospedale.

    Humanitas Castelli

     La qualità non è un’opinione. Anche Humanitas Castelli ha ottenuto la certificazione di qualità internazionale di Joint Commission International,
    l’ente di accreditamento in sanità più grande e con più esperienza al mondo.

    Dove Siamo

    Humanitas Castelli
    Via Mazzini 11,
    Bergamo

    Come arrivare

    La struttura, situata nel centro di Bergamo, si trova a 20 minuti a piedi dalla stazione dei treni / bus.

    L’aeroporto internazionale di Orio al Serio si trova a 10 minuti dall’ospedale: è possibile raggiungere l’ospedale tramite mezzi pubblici (bus), oppure tramite un servizio di navetta privato aeroporto — ospedale.