Che cos’è la distorsione della caviglia?
La distorsione della caviglia è un trauma articolare molto frequente, soprattutto in chi pratica sport, che si verifica quando il soggetto esegue falsi movimenti, causando una flessione o una torsione eccessiva della caviglia.
Questi movimenti innaturali portano a un stress dell’articolazione che si muove fuori dal suo normale range di movimento (ROM) e procurano sollecitazioni alle strutture capsulo-legamentose che la compongono, che possono portare a uno stiramento o a una lesione vera e propria.
Il tempo necessario al recupero del movimento, a seguito di una distorsione della caviglia, dipende dalla serietà del trauma subito. In genere i tempi di ripresa vanno dalle 3 alle 6 settimane.
Quali sono le cause della distorsione della caviglia?
Le cause di una distorsione alla caviglia possono essere molteplici. Quelle più frequenti sono da riferire a scontri, contrasti o movimenti improvvisi su superfici instabili.
Quali sono i sintomi della distorsione della caviglia?
La distorsione della caviglia è solitamente molto dolorosa, soprattutto quando si cammina o anche semplicemente si appoggia il piede per terra, e si presenta spesso con un gonfiore localizzato a livello del malleolo esterno e con una tumefazione alle volte anche importante a livello di tutto il piede, dolore e limitazione nei movimenti della caviglia.
In presenza di distorsioni più gravi possono comparire ecchimosi o ematomi. Quando si evidenzia sulla pelle un ematoma di colore rosso significa che c’è stata la lesione di uno o più vasi sanguigni, con versamento interno più o meno pronunciato di sangue.
Come si può individuare la distorsione della caviglia?
La diagnosi di una distorsione della caviglia deve essere fatta da un medico specialista che valuta l’entità della distorsione sia sulla base del racconto del paziente, sia sulla base della valutazione clinica e quindi con l’eventuale supporto di una radiografia, per escludere la presenza di eventuali lesioni ossee.
Il medico può richiedere anche un’ecografia o una risonanza magnetica per valutare eventuali lesioni a muscoli, tendini e legamenti.
Come si può curare una distorsione della caviglia?
In presenza di lievi distorsioni alla caviglia è sufficiente tenere la gamba interessata a riposo per qualche giorno in posizione elevata, ovvero sollevata grazie a un cuscino, fare delle applicazioni con ghiaccio (3/4 volte al giorno per 15 minuti) e assumere dei farmaci anti-infiammatori, prescritti del medico curante.
A seconda dell’entità della distorsione può essere necessario immobilizzare l’arto con il supporto di una fasciatura stretta o di un tutore, in presenza di lesioni ossee potrebbe essere applicato anche un apparecchio gessato e l’utilizzo di stampelle.
In presenza ancora di dolore a distanza di qualche settimana o da subito nei casi più gravi, bisognerà rivolgersi alle cure fisioterapiche per il controllo del dolore e della infiammazione (ad esempio ultrasuoni, laser, TENS) e iniziare un programma di rieducazione funzionale tramite esercizi per il recupero del ROM, della forza e della propriocettiva di caviglia.
L’intervento chirurgico è da prendersi in considerazione solo nei casi più gravi di distorsione.
L’operazione può essere eseguita subito dopo l’infortunio quando si verificano fratture ossee e/o lussazioni, oppure come alternativa al trattamento conservativo in casi selezionati per gravità ed esigenze di recupero funzionale (sportivi con elevate richieste prestazionali).
In che cosa consiste la ginnastica propriocettiva?
Quando si parla di ginnastica propriocettiva si intendono tutte le metodiche ed esercizi mirati a stimolare e rieducare la sensibilità propriocettiva. Ha sostanzialmente un ruolo di “rifinitura” di tutto il processo riabilitativo, al fine di recuperare quella sensibilità articolare capace di rispondere adeguatamente agli stimoli variabili che provengono dal terreno.
Gli esercizi vengono svolti, in presenza di un fisioterapista, tramite l’utilizzo di una pedana o di una tavoletta, come quella da surf, da utilizzare o con entrambi i piedi (bipodaliche) o con un piede solo (monopodaliche). Attraverso questa tavoletta il paziente deve ricercare e allenare l’equilibrio della caviglia.